Libia: chiesta forza di protezione internazionale se il generale Haftar non dovesse porre fine allʼoffensiva
Nel caso in cui il generale Haftar riprenda le ostilità, il premier libico Fayez Al Sarraj ha chiesto lo spiegamento di una “forza di protezione internazionale” in Libia.
“Se Haftar non pone fine alla sua offensiva, la comunità internazionale dovrà intervenire con una forza internazionale per proteggere la popolazione civile libica”,
spiega Al Sarraj in un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt alla vigilia della Conferenza di Berlino prevista per oggi domenica 19 gennaio.
Proprio ieri sera alla vigilia del vertice atteso nella capitale tedesca l’aviazione del generale Haftar avrebbe bombardato una località nel territorio di Misurata, che appoggia il premier Fayez al-Sarraj.
È quanto riporta la pagina Facebook dell’operazione “Vulcano di collera”.
L’intervento della forza internazionale mira a proteggere la popolazione civile, che è stata bombardata per 9 mesi consecutivi.
Agenzia russa Tass: c’è necessità di un governo libico unico ed efficace
“Chiediamo che sia stabilito un governo libico unico, unitario, inclusivo e efficace”,
anticipa l’agenzia russa Tass.
La bozza del documento finale della Conferenza sottolinea la necessità di facilitare i negoziati sul “cessate il fuoco” tra le parti in Libia.
Viene chiesto alle Nazioni Unite di istituire immediatamente dei comitati tecnici per monitorare e verificare l’attuazione della fine dell’offensiva.
Ministro degli Esteri europeo Josep Borrell: l’UE pronta a “spezzare le divisioni”
Lo stesso ministro degli Esteri europeo Josep Borrell aveva invitato l’UE a “spezzare le loro divisioni” e ad impegnarsi maggiormente nella ricerca di una soluzione per porre fine al conflitto.
Se sarà concordato un cessate il fuoco l’Ue deve essere pronta ad aiutare ad attuare e monitorare questa tregua, sottolinea il Ministro degli Esteri europeo Josep Borrell.
Conferenza Berlino: ultimi aggiornamenti
Poche ore fa a Berlino è arrivato anche Luigi Di Maio, il quale ha scritto su Facebook:
“dobbiamo fermare la vendita di armi e lavorare per un cessate il fuoco permanente, mettere in sicurezza la Libia, dove c’è una forte minaccia terroristica”.