Vito Crimi sarà il presidente del Movimento 5 Stelle dopo le dimissioni odierne di Luigi Di Maio. Ecco chi è.
Vito Crimi non è esente dai riflettori. Molti lo ricordano, infatti, per due polemiche, una legata a Berlusconi e una a Radio Radicale.
Vito Crimi, il nuovo reggente del M5S
Il nuovo presidente del Movimento 5 Stelle, dopo il lascito di Luigi Di Maio, è Vito Crimi. L’uomo sarà alla guida del partito fino a che non avranno luogo gli Stati Generali, previsti per marzo. La scelta di Crimi è avvenuta in virtù del fatto che egli è un membro anziano del Comitato di Garanzia, un organo che è stato introdotto due anni fa che mira al controllo del partito.
Chi è Vito Crimi
Il 47enne Vito Crimi è di origini siciliane. La città che ha visto i suoi natali è Palermo. Dopo l’università, che decise di interrompere, si trasferì a Brescia. Milita nel M5S sin dal 2007. Nel 2010 avrebbe voluto diventare presidente della Regione Lombardia ma arrivò quarto. Nel 2013 ha poi ottenuto il titolo di senatore, per poco, perché il movimento imponeva la rotazione.
Crimi è noto ai più per un confronto via etere con Pierluigi Bersani in cui si voleva verificare se esisteva o meno un sostegno parlamentare certo. Le consultazioni non andarono a buon fine. Ma anche perché ebbe un confronto abbastanza acceso con Berlusconi via Facebook. Crimi, infatti, scrisse un post offensivo nei confronti di Berlusconi.
Crimi riottenne il titolo di senatore nel 2018 e la nomina di sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel primo governo Conte, con delega all’editoria. In questo ruolo, il suo intervento degno di nota ma che ha fallito, è stato il tentativo di togliere i finanziamenti pubblici a Radio Radicale. Ad agosto, a seguito della caduta del governo e la nomina del premier Conte, Crimi a settembre ha ottenuto la nomina di sottosegretario al ministero dell’Interno.