Michele Misseri è nuovamente protagonista dopo la sua condanna per falsa testimonianza e false informazioni. Le sue urla dal carcere in una lettera
Michele Misseri non è solo il protagonista dell’omicidio di Sarah Scazzi ma anche della lettera scritta in carcere, con la richiesta di essere ascoltato.
La condanna a Michele e Ivano
Nelle scorse ore il Tribunale si è espresso in merito al processo Bis in merito alle false testimonianze e depistaggi forniti dallo zio della vittima e Ivano Russo.
Tra gli undici imputati anche lo zio della vittima che è stato condannato ad altri 4 anni di reclusione dopo essersi accusato del tragico delitto della piccola Sarah. Ivano Russo ha ricevuto invece una condanna pari a 5 anni di reclusione per falsa testimonianza e informazioni alla Corte D’Assise.
Michele Misseri, come ha spiegato anche il TGCOM24 era già stato accusato a 8 anni di reclusione per la soppressione di cadavere.
La lettera di Misseri a Pomeriggio Cinque
Lo zio di Avetrana ha scritto una lettera indirizzata a Pomeriggio Cinque al fine di andasse nelle mani della padrona di casa, Barbara D’Urso. Nonostante la nuova condanna l’uomo si continua a professare colpevole del delitto della nipotina Sarah.
Non solo, l’uomo rivolge le sue parole alla moglie e alla figlia che non intendono più rivolgergli la parola. Barbara D’Urso ha riassunto le parole dell’uomo durante la diretta:
“ciao barbara, come stai? IO sto bene ho fatto un anno di scuola. penso sempre a mia figlia e non ho mai smesso di scrivere a sabrina e cosima ma da loro non ho mai ricevuto risposta”
Continua dicendo che loro due – Sabrina e Cosima – sono innocenti e nessuno vuole credere alle sue parole:
“l’unico vero colpevole sono io”
Angosciato nel vedere le sue due donne in carcere seppur innocenti.