Dado pronto: è meglio evitarlo? Ecco i pericoli del glutammato!
Il parere gli esperti nutrizionisti sulla pericolisità del dado pronto che utilizziamo in cucina in tante ricette. Scopriamolo in questa guida.
Si tratta di un ingrediente che in cucina non può mancare. Tutti noi lo utilizziamo tutti per fare il brodo, insaporire le zuppe, i secondi piatti di carne e di pesce, per i contorni di verdura, etc. Parliamo del dado pronto, che ci consente di cucinare ottimi piatti in poco tempo.
Ci sono, tuttavia, alcune cose che potrebbero non piacerti, che ci dicono gli esperti nutrizionisti sul dado che utilizziamo in cucina per la preparazione di ricette sfiziose! Nell’articolo che trovi al seguente collegamento, abbiamo già parlato dei motivi per non usare il dado pronto in cucina.
Va innanzitutto evidenziato che il dado pronto è un concentrato cancerogeno e cela diversi pericoli per la salute umana. Complice dei pericoli insiti nel consumo del dado è la presenza del componente principale: il glutammato.
Questo perchè si tratta di un componente che poco viene tollerato dall’organismo umano.
Dado pronto: il componente che fa male alla salute
Come anticipato il principale componente del dado pronto è il glutammato, un semplice amminoacido molto diffuso tra i vegetali, presente nel pomodoro, ma anche in altri alimenti come i funghi, legumi ed il latte.
Le industrie alimentari impiegano il glutammato da decenni come esaltatore di sapidità utile ed economico per rendere appetibili i prodotti conservati.
Si pensi all’utilizzo del glutammato negli insaccati, salumi, pronti surgelati, salse, condimenti e prodotti liofilizzati.
Il consumo elevato di glutammato influenza negativamente il metabolismo e l’appetito: ciò significa che favorisce l’obesità, l’ipertensione e il diabete.
C’è anche da sottolineare il fatto che favorisce la ritenzione idrica, circostanza imputabile all’elevato contenuto di sodio del glutammato.
Per i soggetti intolleranti, il glutammato può cagionare problemi respiratori, gonfiore addominale, emicrania, nausea e flatulenza.
Dado da brodo fa male: troppo sale
Oltre al glutammato anche l’elevata presenza del sale cagiona problemi rilevanti alla salute umana.
Proprio sul problema dell’eccesso di sale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un allarme e si è posta come obiettivo, entro il 2025, quello di ridurre del 30% il consumo di sale da parte della popolazione a livello mondiale.
Il consumo elevato di sale predispone l’organismo umano all’insorgenza di malattie cardio-cerebrovascolari, osteoporosi, patologie renali, ed alcuni tumori, oltre che alla ritenzione idrica e all’ipertensione arteriosa.