Grom: annunciato il piano di chiusura di 7 gelaterie, Unilever punta sui vasetti al supermercato
Cambio di strategia commerciale e di marketing per Grom, la famosa catena di gelaterie nata a Torino per opera di Federico Grom e Guido Martinetti.
“Il gelato come una volta”: ciò ci fa comprendere come questo brand offra un prodotto artigianale assolutamente buono, genuino e di elevata qualità.
Ma adesso il brand più apprezzato dai consumatori ha deciso di cambiare strategie e di abbassare definitivamente le saracinesche di sette gelaterie su un totale di 46 negozi: Udine, Mestre, Alessandria, Modena, Varese e Torino centro (storica location).
Come annunciato da Il Sole 24 Ore, il brand di gelati prevede di “spingere” la vendita di vaschette nei bar, più gelati nei supermercati e meno coni da vendere ai turisti.
Unilever: strategia multicanale a supporto della crescita commerciale
Unilever – la multinazionale cha ha in portafoglio brand come Algida e Magnum – ha deciso di cambiare rotta.
Rilevata nel 2015 dalla multinazionale Unilever, Grom andrà incontro a un cambiamento che porterà ad
“un’evoluzione del modello di business e una visione proiettata sul medio e lungo periodo, che tenga conto di nuove opportunità, nuovi canali e nuove attitudini di acquisto”.
Il management del gruppo punta ad implementare e a rafforzare una
“strategia multicanale a supporto del piano di crescita del brand”.
Il cambiamento strategico è dettato dalle nuove opportunità e dai nuovo modelli di acquisto e di consumo.
Per i prossimi mesi alle gelaterie si affiancherà il canale “on the go” e lo sviluppo di nuovi format: biciclette gelato, chioschi, GDO, canale direct to consumer” e bar (con gelati in vaschetta).
Si tratterà di revisionare i format distributivi, non di chiudere definitivamente la rete di vendita.
Infatti, per i dipendenti con contratto di lavoro indeterminato sarà offerta la possibilità di ricollocarsi.
E i due fondatori? Continueranno a sedere ancora nel board dell’azienda?