Carta Identità Elettronica 3.0: grazie alla carta unica è possibile accedere ai servizi INPS
In arrivo la Carta Unica che consentirà a tutti i cittadini di avere una sola tessera che funga non solo da documento di riconoscimento, ma anche da identità digitale, patente, codice fiscale e da strumento per i pagamenti e per i prelievi.
La novità è stata annunciata dal sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa.
In fin dei conti la carta d’identità elettronica (CIE) 3.0 si preannuncia essere uno dei documenti più avanzati dell’Europa.
Si tratta di una piattaforma che va ben oltre l’accertamento dell’identità fisica: dal riconoscimento per la firma di un contratto all’uso come token di autenticazione per SPID L3 sino al controllo dell’accesso sui mezzi pubblici e, adesso, anche alla possibilità di accedere ai servizi INPS.
Grazie all’interfaccia NFC la CIE è conforme ai requisiti di sicurezza ICAO MRTD ed è possibile usarla con smartphone e altri terminali.
CIE 3.0: è possibile accedere ai servizi INPS
Grazie alla Carta Identità Elettronica 3.0 è possibile accedere ai servizi INPS: consultare il cedolino della pensione, utilizzare il Portale dei pagamenti, verificare la propria posizione contributiva o previdenziale – come cita anche il Messaggero.
Si tratta di alcuni dei servizi online accessibili grazie alla collaborazione tra il Poligrafico e Zecca dello Stato e l’istituto di Previdenza.
La CIE deve essere dotata di tecnologia NFC, poi gli utenti devono ricordare anche i codici PIN e PUK.
Per gli utenti sempre connessi dal proprio device sarà necessario scaricare una app sullo smartphone che faccia da lettore della Carta d’Identità Elettronica 3.0.
“Mi fa piacere ricordare che INPS è stata la prima amministrazione a consentire l’accesso con SPID ed è tra le prime a consentire l’accesso con la CIE, strumento innovativo con grandi potenzialità”,
ha sottolineato il Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.
CIE 3.0 e Servizi PINless
La CIE 3.0 è utilizzabile anche in scenari ‘PINless’ dove non viene richiesto l’inserimento di un PIN, come il controllo accessi o trasporto pubblico.
Nel chip è presente il NIS (Numero Identificativo Servizi), che può essere utilizzato in modalità ‘autenticata’, mediante il controllo di una firma dinamica.