27mila innocenti in carcere: i numeri smentiscono il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede
Dal 1992 al 2018 lo Stato ha dovuto risarcire ben 27.000 innocenti in carcere per un totale di 700 milioni di euro.
Eppure, lo stesso Ministro Bonafede aveva asserito che
“gli innocenti non finiscono in carcere”.
Questa frase è tutt’altro che veritiera e ci fa davvero riflettere sul corretto funzionamento della “macchina” della Giustizia.
E sono proprio i numeri che smentiscono lo stesso Bonafede: sono circa 27.000 le persone che sono state risarcite per essere finite in carcere pur non avendo commesso alcun reato.
Innocenti in carcere: 1000 all’anno, uno ogni 8 ore
Il Presidente dell’Unione Camere penali Gian Domenico Caiazza ha fatto notare che ogni giorno finiscono in carcere 3 persone che non hanno commesso alcun reato – come ha evidenziato anche il TgCom24
Ogni anno finiscono in carcere da innocenti ben 1.000 persone.
Ciò comporta un aggravio di costi: 48 milioni solo per l’anno 2018, per un totale di 700 milioni di euro.
Solo una parte degli aventi diritto rivendica effettivamente un risarcimento, ma non tutte le persone effettivamente lo ottengono, sottolinea l’Unione camere penali.
“[…] sulle ipotesi (gravissime) di ingiusta detenzione, sono il ministro che più di tutti ha attivato gli ispettori del ministero per andare a verificare i casi di ingiusta detenzione”,
ha scritto in un post su Facebook il Ministro Bonafede.
Per la prima volta è stato introdotto presso l’Ispettorato il monitoraggio dei casi di riparazione per ingiusta detenzione.
Riforma Prescrizione 2020: come cambia?
La Riforma Prescrizione 2020 voluta dal M5S è entrata in vigore il primo gennaio 2020, pertanto, nessun processo andrà mai in prescrizione dopo la sentenza di primo grado.
La prescrizione è una forma di garanzia per gli imputati contro l’eccessiva durata dei processi, inoltre, comportano costi esosi, anche nel caso in cui si concludano con un’assoluzione.
La prescrizione è un interessante strumento che può essere utilizzato nei casi in cui non si voglia più perseguire alcuni reati.