Orologio dell’apocalisse, che cos’è il Doomsday Clock? 100 secondi alla fine del mondo

Il doomsday clock cioè l’orologio dell’apocalisse, contro le armi nucleari ed il cambiamento climatico e in generale la catastrofe finale.

Doomsday clock

Il doomsday clock conta 100 secondi alla fine del mondo, catastrofe dovuta al proliferare di armi nucleari e alla crisi climatica. Secondo alcuni scienziati ed ex funzionari statunitensi, hanno definito l’ambiente come “profondamente instabile”. Un altro problema è la campagna di disinformazione e fake news, che aggrava la situazione, impedendo alle persone di reagire nel giusto modo, migliorando il proprio stile di vita.

Che cos’è l’orologio dell’Apocalisse?

L’Orologio dell’apocalisse venne creato all’inizio della guerra fredda nel 1947 – come racconta Repubblica. Gli scienziati della rivista Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago lo crearono per misurare il grado di pericolo di un’ipotetica fine del mondo, facendo una Timeline anno per anno. Il Bulletin ha annunciato che lancette corrono al punto finale e sono veramente molto vicine. In altri momenti della storia siamo arrivati vicini alla fine, ma al massimo a due minuti l’anno scorso. Ora si parla di pochi secondi e Rachel Bronson, presidente e Ceo del Bulletin.

“Una vera emergenza, ci troviamo in uno stato assolutamente inaccettabile delle questioni mondiali che ha eliminato qualsiasi margine di errore o possibilità di ulteriori ritardi”.

Secondo Mary Robinson, presidentessa di un gruppo indipendente chiamato The Elders, i Paesi che non vogliono eliminare le emissioni di gas serra, utilizzano ancora i combustibili i fossili portano ad una condanna a morte dell’umanità. Un altro problema sono le minacce nucleari, che nessuno spinge ad eliminare. Anzi, ora che gli Stati uniti si sono ritirati dall’accordo, rischia di far estinguere del tutto i controlli sul nucleare.

Questo potrebbe portare al proliferare delle armi per la prima volta da decadi. Gli Stati Uniti hanno ricominciato dopo anni a testare nuovi missili a medio raggio, cosa che sta facendo anche la Russia. Le nuove basi non si sa dove si trovano –  se in Europa o in Asia.

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