Per la scomparsa di Samira è in carcere il marito Mohamed con accusa di omicidio, l ‘avvocato rivela le condizioni dell’uomo dopo l’arresto
Ancora nessuna notizia certa sulla Samira, la mamma di -Stanghella scomparsa ad ottobre. Dal carcere il marito fa sapere tramite il suo avvocato di essere disperato, come emerso a Storie Italiane.
La verità sulla scomparsa di Samira è vicina?
Samira El Attar scomparsa il 21 ottobre scorso è ancora introvabile ma le ricerche si stanno sempre più concentrando intorno ai luoghi in cui gli inquirenti sospettano fortemente che il marito abbia occultato il suo corpo.
Dopo un primo momento in cui si era pensato che la donna si fosse allontanata volontariamente infatti, le testimonianze e le incongruenze nelle parole di Mohamed hanno fatto saltare fuori il probabile movente di un omicidio.
Gelosia estrema e voglia di controllo infatti, uniti al vizio del gioco hanno portato gli inquirenti ad indagare ed arrestare il marito di Samira per omicidio volontario.
Le ricerche hanno portato in una zona di via Gorzon Sinistro e si stanno scandagliando pozzi ed argine.
Mohamed disperato dal carcere le parole del’avvocato
I marito della donna e padre della loro bambina non accettando la volontà espressa da Samira di separarsi avrebbe allora compiuto l’insano gesto.
Tutto da provare ancora poiché l’uomo è stato estradato dalla Spagna dove era fuggito e già interrogato in carcere a Rovigo dove si trova attualmente.
La sua versione però rimane sempre la stessa ed il suo avvocato la conferma nella trasmissione Storie Italiane aggiungendo molti particolari su come starebbe vivendo queste ore in carcere.
“Ha chiesto di sua figlia, ha voluto sapere come sta”
Al suo compagno di cella inoltre Mohamed avrebbe rivelato di essere innocente e di temere di perdere la custodia proprio della bimba.
L‘avvocato Daniele Pizzi ha rivelato di aver messo Mohamed Barbri davanti alle incongruenze nelle sue dichiarazioni e azioni, come quella di essere partito il 1° gennaio, e l’uomo avrebbe preso coscienza che quei fatti potrebbero fargli rischiare il carcere a vita.
“Penso che si sia reso conto di quello che rischia, l’ho visto piangere e disperarsi”
Secondo Pizzi dopo questo colloquio nel marito di Samira si sarebbero smossi meccanismi che lo porteranno a confessare o a ribadire la sua innocenza.
Da parte sua ha confermato che il lavoro in direzione difensiva continua:
“Lavorerò comunque affinché venga resa più lieve la misura cautelare magari con un divieto di espatrio”