La clamorosa scoperta di 54 nuovi DNA scoperti potrebbero portare alla revisione del processo per Massimo Bossetti, pool difensivo pronto a nuove azioni
La scoperta di ben 54 nuovi campioni di DNA di ignoto 1 potrebbe portare alla riapertura del caso? La difesa di Massimo Bossetti ne è sicura, ma si sollevano polemiche a difesa della famiglia Gambirasio. Ecco e ultime novità
I campioni di DNA di ignoto 1 da anni oggetto di polemiche
Nell’indagine sull’omicidio della povera Yara Gambirasio la tredicenne di Brembate trovata morta dopo 3 mesi dalla sua scomparsa nel 2010 la parte più corposa delle arringhe sia difensive che dell’accusa hanno ruotato intorno ai campioni di DNA rilevati sui leggins e sulla biancheria della ragazzina.
La difesa di Massimo Bossetti, in carcere a scontare l’ergastolo come unico colpevole di omicidio, ha sempre sostenuto che le analisi fossero state fatte male, portando negli anni in valutazione una serie di motivazioni e testimonianze di genetisti.
Il Tribunale ha sempre rigettato tali richieste ed ha confermato la condanna a Bossetti dopo i tre gradi di giudizio.
Il Pool difensivo grazie alle nuove scoperte proprio sul DNA annuncia di essere pronto a chiedere la revisione.
Massimo Bossetti: davvero possibile la revisione del processo?
Le richieste della difesa di Bossetti di poter effettuare nuove analisi su campioni di DNA di Ignoto1 sono sempre state rigettate con la motivazione dell’insufficienza del materiale disponibile ma ora una notizia svelata dal settimanale Oggi porterebbe ad una clamorosa svolta.
In un documento sottoscritto dal presidente della Corte D’Assise Giovanni Petillo viene evidenziata la presenza di 98 reperti ancora conservati e disponibili.
Tra questi ci sarebbero ben 54 campioni di DNA contenuti in una provetta.
Come è immaginabile gli avvocati di Bossetti sono subito partiti all’attacco:
“Se il DNA c’era ancora ed era a disposizione…come è possibile che il presente della Corte d’Assise di Brescia.. abbia scritto che il materiale genetico è esaurito?”
Per Salvagni questa sarebbe una grande opportunità per scagionare Bossetti provando che non appartiene a lui il DNA di Ignoto1 o al contrario confermarne la colpevolezza e porre la parola fine a questa lunga vicenda.
Altri studiosi però non concordano con Salvagni, come ad esempio la genetista Marina Baldi che ha voluto precisare come riporta fanpage che il profilo genetico individuato sia stato attribuito a Bossetti oltre ogni ragionevole dubbio ed aggiunge parole rivolte alla famiglia di Yara Gambirasio:
“Sarebbe ora di lasciare in pace questa famiglia che ha già perso una figlia in un modo atroce e che si trova da anni nel tritacarne mediatico”