Che cos’è l’esaurimento emotivo? Come lo riconosciamo? Scopriamo insieme come si palesa e come tenerlo a bada per tornare ad essere felici.
Purtroppo, a volte, nonostante si sia circondati da tante persone – dalla famiglia, dagli amici, dalla nostra dolce metà, da semplici conoscenti- si può avvertire un forte senso di vuoto.
Ci sentiamo soli e schiacciati dal peso dei nostri pensieri, dalle nostre responsabilità e dalle circostanze: come se più nulla e nessuno riuscisse a stimolarci e sentirci, forse perché a nostra volta neanche noi stessi siamo in grado più di farlo.
Spesso diventa complesso spiegare agli altri ciò che proviamo o meglio ciò che non proviamo, quando a quel vuoto emotivo si sostituisce la rassegnazione di non essere capaci in nulla.
In altre parole sentirsi incapaci di provare felicità e rialzarsi da quello che sembra un mostruoso vortice fatto di ansie e sofferenza interiore. Se è così che ti senti, allora probabilmente stai soffrendo di un esaurimento emotivo.
Esaurimento emotivo: che cos’è e cosa lo provoca
L’esaurimento emotivo viene definito come uno stato psicosomatico che una persona raggiunge quando è satura di stress.
Un eccesso di stress derivante da sforzi esasperati ed esasperanti che non vengono egualmente ricompensati, legati ai diversi contesti che la circondano (che possono riguardare vari aspetti della vita: la sfera lavorativa, relazionale, etc).
In altri termini quando ciò che traiamo dagli sforzi fatti, non equivale alla stessa quantità di forza, all’impegno preso e al tempo stesso stato impiegato per raggiungere quel determinato step, cadiamo in una sorta di stato depressivo e autolesionistico. Facciamo ciò che gli altri si aspettano da noi, senza effettivamente pensare a ciò che realmente vogliamo. Incassiamo, giorno dopo giorno, per riuscire a sopravvivere mentre le nostre emozioni, completamente ignorate, diventano puro veleno per l’anima.
Un processo lento e logorante che conduce il soggetto ad un crollo emotivo, che si riflette nell’avvertire una continua stanchezza non solo mentale ma anche fisica.
Come riconoscere l’esaurimento emotivo e come combatterlo
Ma come riconosciamo il peso schiacciante derivante da un esaurimento emotivo?
- In primis chi ne soffre, si sente stanco non solo mentalmente ma anche dal punto di vista fisico, fatica a dormire e spesso soffre di insonnia. Vivendo così la costante ansia di affrontare una giornata vuota e uguale a quella precedente, senza alcuna motivazione.
- In secondo luogo, chi soffre di esaurimento emotivo, difficilmente è di buon umore, ed è al contrario estremamente irritabile, manifestando oltretutto problemi di memoria palesemente confusa: come se ogni compito o attività fosse un abnorme spreco di tempo ed energie.
- In terza battuta si parla di disincantamento delle emozioni, perché chi soffre di questo stato psicosomatico tende man mano a non provare più alcune emozione, ma un senso di vuoto.
Come uscire da questo loop?
Innanzitutto rendersi consapevoli del proprio stato è indispensabile per uscirne fuori.
Cosa fondamentale bisogna cercare di rilassarsi e trascorrere del tempo per se stessi, viaggiare o semplicemente godere di momenti di relax facendo qualcosa che ci piace.
Un’altra soluzione – o “terapia”- potrebbe essere quella di assumersi degli impegni quotidiani o settimanali, da soli o in compagnia, che siano gratificanti. L’importante è affrontarli con leggerezza, senza essere troppo severi o pretendere troppo da se stessi se non rimetterci sul cammino che ci riporti al raggiungimento di quella felicità perduta.