Chi è Valentina Autiero, la dama di Uomini e Donne, nota per il suo carattere fumantino che non smette di farsi notare all’interno del programma
Scopriamo tutti i segreti di Valentina Autiero, la dama di Uomini e Donne con un passato veramente difficile, segnato dalla mancanza di suo padre e di sua sorella.
Chi è Valentina Autiero
La Autiero è nota al grande pubblico di Mediaset per essere una delle dame del trono over di Uomini e Donne.
Nasce ad Anzio, in provincia di Roma, il 21 dicembre del 1979. Subito dopo gli studi, inizia a lavorare come assistente alla poltrona in uno studio dentistico.
Dopo 15 anni, la donna si ritrova a occuparsi dell’ambito commerciale e dei rapporti con il pubblico in un centro estetico.
Poi arriva l’esperienza nel programma pomeridiano condotto da Maria De Filippi, Uomini e Donne, dove emerge il suo carattere fumantino.
Nel corso del programma, Valentina dichiara di aver bisogno di trovare un uomo attivo e sicuro di se stesso, curato nell’aspetto fisico e interessato ad avere un rapporto serio e maturo.
Carriera e dramma personale
Valentina Autiero ha sempre nascosto un grande dolore che riguarda due perdite importanti nella sua vita: quella della sorella gemella e quella del padre.
La donna ha da poco raccontato che inizialmente non sarebbe stato nelle sue intenzioni festeggiare in maniera particolare i suoi 40 anni. Tuttavia, avrebbe poi deciso di organizzare una cena, a cui ha invitato tutte le persone importanti della sua vita.
Il dolore, che ogni anno si risveglia nella donna nel mese del suo compleanno, dicembre, è ricollegabile alla scomparsa del padre e della sorella.
Il compleanno della Autiero coincide, infatti, con quello della sorella gemella scomparsa da tempo, mentre la presenza in concomitanza del Natale aumenta ancor di più la vena nostalgica e il desiderio di ricongiungimento familiare.
La sorella gemella della dama di Uomini e Donne è morta quando aveva soltanto 10 anni dopo una lunga malattia manifestatasi all’età di 6 anni. Il padre della giovane è morto, invece, dopo la scomparsa della figlia, dopo qualche mese di agonia causato da una malattia incurabile.