La guerra dei narcos per la conquista dell’oro verde. Gli avocado vanno a ruba negli USA e la criminalità organizzata vede la possibilità di guadagno.
Si fa sempre più accesa la guerra dei narcos nella regione messicana del Michoacán. Questo scontro perà non parte per il controllo del mercato della droga, bensì vede contrapposti i coltivatori di avocado e questi criminali. Da questo stato messicano arrivano la metà degli avocado consumati in tutto il mondo. Sempre più richiesto, anche grazie al business dei superfood che la scienza non riconosce. Avevamo già parlato dell’inizio di questa guerra, ma ora abbiamo un’escalation.
Un frutto povero, che diventa un lusso
Gli Stati Uniti hanno una vera e propria dipendenza da questo frutto, al punto che l’avocado è diventato il logo di chi non vuole l’aumento delle imposte d’importazione del 20% sui prodotti importati dal Messico e la costruzione del muro.
La produzione che già è oltre un milione di tonnellate di avocado e cresce del 4%. Di pari passo cresce anche la violenza e il timore dei 30 mila piccoli produttori, che coltivano il frutto a Michoacán che ha la dimensione di Piemonte e Lombardia insieme. Già vi avevamo parlato che dalle estorsioni si stava lentamente passando a dover proteggere i carichi con l’esercito. Un terzo dei carichi viene assaltato, in pratica ogni ora partono 12 camion e 4 vengono attaccati.
Quali sono le ragioni di questa nuova guerra dei narcos? Gli introiti della droga sono in calo, soprattutto a causa del crollo dei prezzi degli oppiacei, per questo puntano all’oro verde. Non sono purtroppo sufficienti i Cuerpos de Seguridad Pública, l’esercito parastatale che punta di a proteggere le coltivazioni. Purtroppo nella guerra ci sono anche vittime, basti pensare che lo scorso agosto 19 persone sono state massacrate a Uruapan, il cuore di quest’industria. Questa strage è frutto della lotta tra il Cartello di Jalisco e i Viagras, l’ala armata della Nueva Familia.
Questa crescita di violenza ha messo a rischio le esportazioni di avocado negli USA, rischiando di mettere a rischio l’intera filiera. Sempre ad Agosto è stato assaltato un camion che aveva a bordo degli ispettori del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. Avevano l’incarico di verificare la qualità della coltura e quanto accaduto, ha portato l’agenzia Usa a minacciare la sospensione dell’invio degli ispettori. Questo alla fine porterebbe al crollo dell’industria e milioni di persone in marcia.