Attentato a Londra, chi era l’assalitore con il machete: “Già condannato per terrorismo”

Nell’attentato a Londra di ieri l’assalitore con il machete era già noto alla polizia, condannato per terrorismo. Ecco chi era

Attentato a Londra
Attentato a Londra

Ennesimo attentato a Londra, dove un uomo ha colpito i passanti con un machete: ecco chi era e cosa è successo

Chi era l’assalitore di Streatham

Ha assalito diverse persone con un machete, cercando di compiere l’ennesima strage tra le strade della capitale inglese. Il ragazzo di 20 anni è stato fermato e freddato dalla polizia inglese con diversi colpi di pistola, nel quartiere di Streatham.

Tre le persone rimaste ferite gravemente di cui una che lotta tra la vita e la morte. Per Scotland Yard è necessario seguire la pista di terrorismo islamico visto che l’assalitore – Sudesh Amman – era uscito di prigione da poco tempo, arrestato proprio per reati di terrorismo.

Il ragazzo di 20 era stato scarcerato dopo due anni di reclusione. Nel 2018 era stato arrestato dalla polizia inglese per aver diffuso materiale di matrice terroristica e per la raccolta di informazioni che potessero essere utili al fine di preparare un attacco imminente.

Amman, secondo i media locali, avrebbe confermato la sua responsabilità per 13 capi di accusa. Nella chat di WhatsApp condivisa con i membri della sua famiglia avrebbe inviato una pubblicazione di Al Quaeda:

“Lo Stato Islamico è qui per restare”

Mentre alla sua fidanzata aveva mandato alcuni video riguardanti alcune decapitazioni, invitando la stessa ad uccidere i suoi genitori con la stessa modalità essendo  – secondo lui – non credenti.

La Bbc ha evidenziato che il giovane fosse sotto sorveglianza attiva.

L’attacco contro gli inglesi

È accaduto poco prima delle ore 14 ora inglese  – 15 ora italiana – è il 20enne ha colpito due persone all’interno di un negozio e una fuori per la strada. La polizia è intervenuta prontamente e lo ha fermato, freddandolo.

I testimoni hanno parlato di panico, urla e di un ragazzo che correva con un machete:

“ho visto gente che correva e urlava, poi tre colpi sparati dagli agenti”

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