Si stringe il cerchio sulla scomparsa di Samira El Attar e ora spunta una testimonianza sconcertante che potrebbe cambiare il corso delle indagini.
Una testimonianza molto particolare sulla scomparsa di Samira El Attar al vaglio degli inquirenti. Ecco cosa è stato raccontato.
Le ipotesi e le indagini degli inquirenti
L’arresto di Mohamed Barbri per omicidio e occultamento di cadavere della moglie è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari. Lo stesso e gli inquirenti non hanno più speranze di trovare la donna viva. Nonostante questo è necessario capire cosa sia accaduto a questa mamma: tra il ritrovamento di alcuni oggetti, la sparizione della bicicletta e alcune tracce biologiche – stanno spingendo le ricerche verso alcune zone specifiche.
I militari si soffermano inoltre su alcuni luoghi anche in merito alle posizioni anomale che sono state registrate dal cellulare di Mohamed, grazie al Gps. Ci si chiede ancora, infatti, il perché l’uomo si sia fermato per tre ore in una zona dalle 4 alle 7 del mattino.
In tutto questo però non c’è alcuna traccia del corpo della povera donna e tantomeno di una possibile arma del delitto, insieme alla bicicletta che sembra anch’essa scomparsa nel nulla.
La testimonianza di un “passante”
Come si evince da il Gazzettino, ci sarebbe un testimone che ha raccontato agli inquirenti qualcosa di molto strano e insolito. Secondo quanto emerso infatti, questa persona ha raccontato ai Carabinieri:
“ho visto una coppia di magrebini abbracciarsi sull’argine”
Questo è accaduto il 21 ottobre, ma il testimone subito non ha fatto caso alla vicenda. Solo dopo aver appreso della scomparsa della mamma di Stanghella ha collegato i fatti e si è allarmato ricordando di quell’abbraccio vicino al Gorzone.
Per questo motivo l’uomo si è recato subito dai Carabinieri per raccontare il fatto che ha portato a lunghe ricerche proprio in quella zona specifica.
Le indagini continuano senza sosta.