Caos nelle Sardine di Roma: “rottura” tra il leader romano e i fondatori di Bologna sull’incontro con Benetton
“Da questo momento non faremo più riferimento a loro”,
sottolinea lo stesso leader romano del gruppo delle Sardine Stephen Ogongo.
I ragazzi del gruppo romano sono sconcertati di quanto accaduto, ma uniti più che mai, consapevoli del lavoro svolto finora e convinti di poter andare avanti.
Il motivo della “frattura” e del caos nelle Sardine è da rinvenirsi nell’incontro che i quattro fondatori delle Sardine hanno avuto con Luciano Benetton.
A quanto pare l’incontro
“è stato sbagliato, inopportuno. Un errore politico ingiustificabile, ma solo l’ultimo degli errori che Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa hanno commesso nelle ultime settimane”,
ha scritto lo stesso Ogongo.
In una nota il leader delle Sardine di Roma sottolinea che il gruppo della Capitale riparte dall’uguaglianza, libertà, giustizia sociale.
Si tratta di quei valori genuini che hanno reso la manifestazione di Piazza San Giovanni la più grande.
“Affiancarsi agli squali, o diventare come loro, non ci rafforza ma ci indebolisce, ci rende prede inconsapevoli”,
scrive in una nota il leader romano Ogongo.
Qual è il motivo del caos?
Tutto nasce dalla foto con la famiglia Benetton che ha scatenato non poche polemiche.
Ricordiamo che la stessa famiglia Benetton, che ha incontrato i quattro leader bolognesi delle Sardine, è la maggior azionista di Atlantia e della società infrastrutturale Autostrade per l’Italia, che è coinvolta del tragico crollo del Ponte Morandi di agosto 2018.
Sardine: “rottura” totale tra Roma e Bologna?
Secondo quanto riportato nella nota da Ogongo la “rottura” tra i quattro leader bolognesi e il leader della Capitale sarebbe da considerarsi definitiva?
“Le Sardine di Roma si dissociano completamente da quanto scritto da Ogongo, che ha agito in solitaria ed esprime unicamente il suo pensiero”,
si legge in un post su Facebook sulla pagina ufficiale delle Sardine della Capitale.
Le Sardine romane scrivono che la nota di Ogongo è arrivata all’insaputa di tutti e i giovani romani sono sconcertati, ma uniti più che mai ad andare avanti.