I genitori di Giulio Regeni non si danno pace e sono in cerca della verità. Secondo loro, l’ambasciatore italiano a Il Cairo non sta facendo un buon lavoro.
I genitori di Giulio Regeni accusano anche i ministri in carica all’epoca della morte di loro figlio.
Alla ricerca della verità
Paola Deffendi ed il marito Claudio, i genitori di Giulio Regeni, in queste ore stanno sparando a zero sulla politica perché ancora alla ricerca della verità sulla morte del figlio. Come si legge su TgCom24 la madre del ricercatore ucciso, ha affermato:
“L’ambasciatore italiano al Cairo da molto tempo non ci risponde: evidentemente persegue altri obiettivi rispetto a verità e giustizia”.
Giampaolo Cantini, l’attuale ambasciatore italiano sarebbe accusato dai genitori di Regeni di aver tenuto alcune zone d’ombra sulla vicenda, come pure stanno facendo le autorità egiziane. Stando a quanto afferma Claudio Regeni, Cantini penserebbe molto di più agli affari di economia estera piuttosto che alla risoluzione del caso che riguarda loro figlio.
Anche Alfano sotto accusa
I due coniugi hanno tirato in ballo anche Alfano che viene chiamato da Paola Deffendi fuffa velenosa. Questo appellativo perché Alfano decise di far tornare l’ambasciatore a Il Cairo. Era il 20 marzo 2017.
I genitori del ricercatore hanno, inoltre, affermato che le indagini migliori le stanno conducendo i portali di informazione ed i giornali. Grazie a loro si sono scoperte le torture subite dal figlio. Cosa che non era stata riferita loro da nessun altro. Sebbene ciò possa essere stata una forma di tutela. La coppia ha affermato di aver avuto a che fare con Renzi, Gentiloni (Ministro degli Esteri al momento della morte di Giulio), Conte, Di Maio, Moavero, Alfano
I due si sono espressi anche in merito alla ricerca che stava conducendo il figlio che, a loro detta, non era affatto pericolosa. Lo sostengono forti del fatto di aver conosciuto una studentessa che aveva seguito la stessa ricerca di Giulio. Ciò significa, che le università hanno continuato a mandare gli studenti in quella zona. Ancora oggi, i genitori di Regeni non sanno quali fossero gli accordi tra il figlio e la sua docente ma che, comunque, la situazione storico sindacale dell’Egitto era soltanto uno dei focus.