Maltrattamenti sui bambini nel centro islamico di Pieve di Soligo: indagate 3 persone. Le maestre insospettite dai lividi sui corpi dei piccoli.
Quattro persone indagate per i maltrattamenti avvenuti nel centro islamico in provincia di Perugia.
Maltrattamenti nel centro islamico
Bambini picchiati, presi a schiaffi o a bastonate se non riuscivano ad imparare le Sure del Corano a memoria. È quanto accadeva nel centro islamico di Pieve di Soligo, in provincia di Perugia.
Come riporta Il Gazzettino, sono tre le persone indagate per i maltrattamenti nella scuola di via Schiratti. L’inchiesta ha portato alla luce una serie di maltrattamenti e strattonamenti ai danni dei bambini, il più piccolo di soli 5 anni, costretti a subire tirate di capelli e bastonate.
Nel mirino delle indagini, sono finiti, oltre all’imam Omar Faruk, due trentenni. Uno di loro è il papà di un bambino che frequenta il centro, l’altro un uomo del Bangladesh.
I due facevano da supplenti in assenza dell’Imam ed è proprio durante le lezioni di religione che avrebbero messo in atto le pesanti repressioni ai danni dei piccoli alunni. Le accuse per loro sono di di violenza privata e maltrattamenti nei confronti di 5 bambini.
Per l’imam Faruk, il pm ha chiesto il giudizio immediato: per i due uomini le indagini sono ancora in corso.
I sospetti delle maestre
Ad accorgersi di quanto succedesse nella scuola sono state le maestre, insospettite dalle ecchimosi e dai lividi sul corpo dei piccoli.
“Sono le botte del maestro di religione”
aveva raccontato uno dei bambini alle insegnanti.
L’imam avrebbe confessato che i genitori dei piccoli fossero a conoscenza dei “metodi educativi” utilizzati nel centro islamico.
“Nel mio Paese si fa così”
avrebbe provato a giustificarsi Faruk, che si sarebbe poi scusato con gli inquirenti. L’imam non sembrava avere nessuna pietà per i piccoli, tanto che non esitava a bastonarli quando non recitavano bene il corano.