Oggi è arrivata dal Tribunale di Bologna, una sentenza a sorpresa che riguarda il crack del Mercatone Uno: tutti gli imputati sono stati assolti perché il fatto non sussiste.
Mercatone Uno, la catena di ipermercati dedicata all’arredamento era stata contestata di bancarotta fraudolenta.
Il caso
Sono stati 1800 i dipendenti lasciati senza lavoro dopo il fallimento della catena Mercatone Uno. Presente in tutta Italia, a gestire i negozi era la Shernon Holding. Da Mercatone Uno si poteva trovare una vasta scelta di arredi a costo medio/basso. Tanti anche i fornitori in attesa di essere saldati. Ma non solo, anche tanti clienti che avevano anticipato somme per gli arredi, non se li erano visti consegnare. Il debito oggi ammonterebbe a 250 milioni. Un caso che catturò l’attenzione anche di Di Maio che, per il 27 maggio dell’anno scorso, chiese un tavolo per discuterne.
Oggi, dopo il rito abbreviato, è arrivata la sentenza del tribunale di Bologna che ha visto assolti tutti gli imputati coinvolti nel crack poiché il fatto non sussiste.
Tutti assolti
L’accusa era di bancarotta fraudolenta per distrazione. Sotto accusa c’erano anche le figlie di Romano Cenni che morì nel 2017. A leggere la sentenza il Gup Domenico Truppa, come si evince anche da Il Resto del Carlino. Le varie condanne richieste dalla procura sarebbero potute arrivare a 4 anni. In particolare, per l’ex amministratore Giovanni Beccari, erano stati chiesti dalla Procura 4 anni e 4 mesi.
Gli imputati si sono dimostrati tutti visibilmente commossi e, alcuni di loro, si sono lasciati andare a lunghi abbracci con i loro difensori. Saranno necessari 90 giorni affinché la sentenza, con le sue motivazioni, venga depositata.