Donald Trump licenzia Vindman e Sondland: testimoniarono contro di lui

Il presidente americano Donald Trump silura 2 funzionari di Stato, rei di aver testimoniato contro di lui nel processo per Impeachment.

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La vendetta di Donald Trump: licenziati Vindman e Sondland.

Donald Trump licenzia due funzionari

La vendetta di Donald Trump è già arrivata. Dopo la totale assoluzione da parte del Senato, che ha sciolto tutte le accuse, sia quella di ostruzione al Congresso, che quella di abuso di potere, Trump ha licenziato 2 funzionari.

I due sono colpevoli di aver testimoniato nel processo sull’Impeachment contro il Presidente americano, sfidando l’ordine dello stesso Trump di astenersi dal deporre nel procedimento.

Come riporta anche La Repubblica, i due funzionari sono Alexander Vindman, tenente colonnello e l’ambasciatore Usa presso l’Unione Europea, Gordon Sondland.

I due erano i testimoni chiave nel procedimento di Impeachment, conclusosi con la piena assoluzione del Presidente.

Licenziato anche il fratello del tenente colonnello, legale del consiglio di sicurezza.

“Cacciato per aver detto la verità”

è così che il legale di Vindman ha definito la scelta di Trump di licenziare il tenente. Nella sua testimonianza, Alexander Vindman aveva definito impropri gli atteggiamenti del presidente americano nei confronti del leader ucraino, Zelensky.

L’ambasciatore Sondland aveva raccontato di aver messo in atto gli ordini di Trump, quando aveva sollecitato i funzionari ucraini ad annunciare indagini volte ad influenzare le future elezioni presidenziali.

Altri funzionari lasciano l’incarico

Intanto, dopo la conclusione del processo di Impeachment, alcuni funzionari si sono autonomamente licenziati, dopo aver testimoniato.

La responsabile delle Politiche europee, Fiona Hill e l’inviato in Ucraina, Kurt Volker, si sono dimessi qualche giorno prima della convocazione in Tribunale per il processo sull’Impeachment.

Durante il meeting democratico tenutosi nel New Hampshire, Joe Biden ha chiesto ed ottenuto dalla platea un’ovazione per il tenente colonnello appena licenziato.

 

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