Una bimba di 4 anni morta per le conseguenze del morbillo: rinviati a giudizio 7 medici dell’ospedale Gemelli di Roma.
Il gip rinvia a giudizio 7 medici per la morte della piccola Giulia: la bambina aveva contratto il morbillo. Cosa è accaduto?
Il ricovero in ospedale
Era l’ottobre del 2017 quando la piccola Giulia, 4 anni appena, contrae il morbillo. La bimba viene ricoverata al Policlinico Gemelli di Roma. Il 7 marzo dell’anno successivo Giulia muore.
La causa del suo decesso, come riporta anche Fanpage, fu dovuta ad una complicazione del morbillo, la panencefalite subacuta sclerosante.
Secondo le indagini, avviate dopo la morte della piccola, all’ospedale Gemelli non le sarebbero stati prescritti i giusti esami per accertare la causa del virus e quando fu accertato il morbillo era ormai troppo tardi.
Il virus venne infatti scoperto solo il 3 gennaio 2015, quindi ben 3 mesi dopo il ricovero nel nosocmio capitolino.
Diagnosi tardiva: 7 medici rinviati a giudizio
Un ritardo nella diagnosi che potrebbe essere costato la vita alla bambina ed è proprio su questo che oggi indaga la Procura.
Secondo quanto diagnosticato dai medici del Gemelli, il virus del morbillo si sarebbe manifestato in maniera atipica e il suo decorso sarebbe stato talmente silente da non far sospettare mai quel tipo di malattia.
Era questo ciò che i periti nominati dagli inquirenti avevano stabilito, motivo per cui i pm avevano chiesto l’archiviazione del caso.
Il gip ha però respinto ogni richiesta di chiusura delle indagini e ha rinviato a giudizio 7 medici del Policlinico che avevano in cura la piccola deceduta nel 2015.
A quanto pare, la bimba non era stata sottoposta ai richiami per il vaccino, perché aveva contratto la febbre. Le indagini del gip mirano a scoprire se una diagnosi più tempestiva avrebbe potuto salvare la vita alla piccola, ipotesi questa sempre scartata dal personale sanitario finito sotto inchiesta.