Hotel Folgarida, ancora malori tra gli studenti: indagini dei Nas in corso

Dopo i più di 200 casi di dolori intestinali risalenti a fine gennaio, altri trenta studenti colpiti da malori nell’hotel di Folgarida. Partono le indagini.

Hotel Folgarida
Hotel Folgarida nuovi malori

In Trentino a fine gennaio più di 200 studenti erano già stati colpiti da malori in un hotel di Folgarida ed ora la scena si ripete con altri trenta studenti ospiti della stessa struttura. In corso le cure dei sanitari e le indagini dei Nas e dei carabinieri.

I circa 200 casi di fine gennaio

Risale solamente a fine gennaio il caso dei circa 200 studenti ospiti della struttura trentina in Val di Sole.
Tra il 29 ed il 30 gennaio infatti una sospetta intossicazione parrebbe aver colpito circa 200 ragazzi che hanno avuto necessità di cure sanitarie, con sintomi gastrointestinali.

Il gruppo di giovani apparteneva a due scolaresche delle scuole medie, tra cui circa 60 provenienti dalla scuola Biagio Pelacani.
Tra loro, i ragazzi che avevano manifestato sintomi più severi erano stati trasferiti all’ospedale per accertamenti a causa della disidratazione da vomito e dissenteria.

Ancora malori nell’hotel di Folgarida

La storia parrebbe ripetersi, secondo le ultime notizie, sempre nell’hotel di Folgarida di Dimaro, proprio in queste ore come riporta La Gazzetta di Parma.

Dal Trentino arriverebbero infatti notizie di altri trenta studenti colpiti dagli stessi sintomi a partire dal pomeriggio di ieri 11 febbraio.
Durante la notte si sarebbe reso necessario l’intervento dei sanitari del 118 come informa l’Azienda provinciale per i servizi sanitari.

Come riporta fanpage, sempre i sanitari hanno informato che dalla mattinata di oggi i casi sono divenuti più seri:

“Una sospetta forma virale ha colpito parte di due gruppi di studenti in vacanza a Folgarida..con un’intensificazione dei casi a partire dalla prima mattinata di oggi”

I casi non sarebbero però gravi, nonostante il trasporto di uno dei ragazzi in ospedale per precauzione.

Nel frattempo sul luogo sono giunti i Nas di Trento ed i tecnici Apss di igiene pubblica per fare le dovute analisi su campioni alimentari ed eventuali contagi epidemiologici per riuscire a dare una spiegazione al fenomeno.

 

 

 

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