Thomas Lesage il giovane attivista che insegna nelle scuole come proteggere i mari e gli oceani, con azioni concrete.
Thomas Lesage è un giovane attivista ambientale, di soli 16 anni, che va nelle scuole a spiegare ai bambini e ragazzi più piccoli, come agire in maniera concreta per proteggere il mare. Dalle colonne di LifeGate il ragazzo ha lanciato il suo messaggio, raccontandodella sua no profit Children4Oceans. Ha inoltre parlato ad Helsinki, durante l’European Space Week.
Le soluzioni pratiche proposte
Thomas si preoccupa dei problemi degli oceani, identificandone i tre più importanti: acidificazione, l’inquinamento da plastica e la sovra pesca. Partendo da essi, fornisce soluzioni semplici e pratiche soprattutto per coloro che sono più giovani di lui. Per esempio per ridurre l’anidride carbonica, propone l’uso dei trasporti pubblici, bicicletta, ridurre i consumi. Per quanto riguarda il problema dell’eccessiva pesca di determinate specie, si suggerisce di puntare sul’acquisto di altre specie ”non in crisi demografica”. Insomma un acquisto in modo responsabile ed ovviamente, evitare l’uso della plastica monouso.
Si dice ottimista per il futuro, che non si può sentire sopraffati. Greta Thunberg spesso ha detto che può sembrare che ogni sforzo non sia sufficiente. Al contrario Thomas dice che parlare con le nuove generazioni e dire che non c’è soluzione è assolutamente controproducente.
“Se invece si mostra loro che sì, abbiamo un problema, ma che ci sono anche soluzioni, allora può funzionare. Non puoi insegnare alle nuove generazioni senza lasciare loro un messaggio. Ciò che cerco di fare è che ogni incontro sia pieno di speranza.”
Alcuni adulti negano il problema perché ne sono responsabili. Probabilmente avere persone giovani che li facciano capire dove hanno sbagliato li fa sentire vulnerabili. Thomas Lesage però al contrario di Greta Thunberg, non si limita a puntare il dito, crede fermamente nel dialogo e non critica la per la mancanza di azione.
Thomas gira moltissimi eventi, chiedendo esclusivamente ascolto
“Credo che quando parliamo con la politica dobbiamo cercare di avere un approccio più delicato, altrimenti non veniamo ascoltati. Abbiamo bisogno di tutti i differenti modi di dialogare con loro.”
Addirittura è nato un nuovo disturbo che è in forte aumento cioè l’eco-ansia. Si tratta di un nuovo disturbo psicofisico che vede come principale vittime i giovani. Secondo Thomas Lesage i potenti del mondo stanno facendo poco, facendo perdere la speranza. In pratica, i leader parlano molto senza arrivare a reali benefici per risolvere la crisi climatica, la perdita di biodiversità. L’eco-ansia si risolverà quando si noteranno alcuni miglioramenti.
Thomas Lesage, founder of @children4oceans on the stage of #EUSW2019 is so inspiring. "What really matters is #Education and awareness. We need to use all these data at #school. Because schools are pillars of dissemination". pic.twitter.com/hyA4e7eepY
— Rudi Bressa (@RudiBressa) December 4, 2019