Una vicenda che aveva scosso gli utenti quella di Vercelli e della donna bruciata viva dal suo ex. Ora la condanna da parte del Tribunale.
Mario D’Uonno è stato condannato dopo aver bruciato viva la sua ex, che ora lotta per ottenere nuovamente la sua vita e la sua normalità.
Simona Rocca bruciata viva nella sua auto
È passato un anno da quando Simona è stata raggiunta dal suo ex al parcheggio dell’Oviesse speronandola e poi dando fuoco alla sua auto: Simona è stata avvolta dalle fiamme e sono stati i suoi colleghi ad accorrere per aiutarla.
Il corpo con il 45% di ustioni e solo due parole:
“È stato lui”
Nessun dubbio quindi che fosse quell’ex che la stava perseguitando da due anni e che sarebbe andato a giudizio per stalking una settimana dopo il suo folle e terribile atto. L’uomo era già stato denunciato tre volte per la sua indole ossessiva, violenta e anche ricattatoria.
Uno dei suoi messaggi scritti sui social:
“ti manderò all’inferno, fosse l’ultima cosa che faccio”
Dopo ore – come si evince su La Stampa – dal suo terribile gesto, si presenta al commissariato di Novara su consiglio dell’avvocato:
“sono io quello che ha bruciato la donna a vercelli”
La condanna per Mario D’Uonno
L’uomo è stato condannato a 18 anni di reclusione, come da decisione del giudice al termine del rito abbreviato. La richiesta del pm – accolta – è stata di 27 anni di reclusione di cui 22 per tentato omicidio: lo sconto di pena ha portato la reclusione a 18 anni.
L’avvocato difensore della donna, come riporta il Tgcom, evidenzia:
“una sentenza esemplare e deve costituire un monito per tutti quelli che fanno violenza contro le donne”