Si avvicinano le Prove INVALSI per gli studenti di primarie, medie e superiori: ecco cosa sono e perché sono utili agli studenti
Anche per il corrente anno 2020 si avvicinano le date in cui gli studenti delle scuole medie e delle superiori saranno chiamati ad affrontare le prove INVALSI.
Dal 2 al 31 marzo toccherà agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, poi toccherà agli studenti della terza media dall’1 al 30 aprile.
Infine, a maggio toccheranno alla seconda superiore e alle due classi delle primarie (seconda e quinta).
Cosa sono e a cosa servono?
Le famiglie e gli studenti si chiedono che cosa siano e a cosa servano le Prove Invalsi ovvero le prove del Sistema Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione (Invalsi).
Sono test standardizzati nazionali per la rilevazione degli apprendimenti.
Queste prove consentono al Ministero dell’Istruzione di valutare il livello di preparazione degli alunni italiani, in Italiano e in Matematica.
Questa valutazione ha una valenza “sistemica”, secondo le intenzioni del decisore politico.
Infatti, gli esiti sono importanti in quanto consentono di valutare il livello di apprendimento e di preparazione degli studenti italiani.
In buona sostanza, i risultati rispondono alle finalità di rendere trasparenti e accessibili all’opinione pubblica informazioni sintetiche.
Ciò consente di individuare quali interventi migliorativi attuare e dove attuarli.
I genitori degli studenti che dovranno affrontare temono che questa prova “valuti” i loro figli e, inoltre, che tale valutazione incida sul livello di certificazioni finali.
Quali sono i timori dei Docenti?
Oltre ai timori ed alle preoccupazioni dei genitori, i Docenti ritengono che i risultati delle Prove INVALSI 2020 possano portare all’introduzione di differenziali di risorse tra scuole, Province o tra Regioni del Paese.
Inoltre, i Docenti temono che le Prove INLVALSI portino all’introduzione di gap retributivi basate sui risultati delle classi o delle scuole.