Oggi non è soltanto San Valentino ma si festeggia anche il compleanno di Youtube che, quest’anno, compie ben 15 anni. Ripercorriamo le tappe fondamentali della vita di questo sito di video hosting.
Youtube nacque proprio 15 anni fa, nel 2005 ad opera di tre dipendenti di Paypal.
Uno spazio virtuale dove trovare filmati
Questo doveva essere Youtube secondo i loro creatori che lo svilupparono 15 anni fa, il 14 febbraio 2005. Tre dipendenti di Paypal Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim furono mossi dal desiderio di creare uno spazio su internet che facesse da contenitore per diverse tipologie di video e filmati. Un posto dove poter cercare materiale ma anche condividere le proprie creazioni.
Qualche tappa importante
Il primo video venne caricato proprio dagli inventori di youtube. Era il 23 aprile 2005. Il nome del video era Me at the zoo e si trattava, appunto, di un girato nello zoo di San Diego. In un primo momento, sul popolare sito di video hosting si potevano guardare e caricare soltanto video amatoriali. Poi, la piattaforma è diventata più organizzata e complessa grazie anche ai contenuti pubblicati dagli utenti. Non è un caso che siano nati gli Youtuber, ovvero personaggi che hanno basato la loro carriera proprio su video caricati, catalizzando l’attenzione del pubblico.
La crescita del sito è stata costellata anche di diverse polemiche. In altri casi, si è parlato di violazione di privacy. Recentemente, infatti, la piattaforma ha dovuto pagare una multa proprio per questa accusa legata, questa volta, alla sicurezza dei più piccoli.
Sin dal 2006 Youtube è stato acquisito da Google per 1,65 miliardi di dollari. Soltanto negli ultimi tre mesi del 2019, Google ha affermato che Youtube ha avuto dei ricavi pari a 15,15 miliardi di dollari sfiorando quasi il doppio rispetto al 2017 (8,15 miliardi).
Spesso, infatti, Youtube (con altri siti) è stato incolpato di diffondere notizie false. A tal proposito, la piattaforma ha annunciato di non voler più ospitare video elettorali falsi e manipolati. Ad affermarlo, come si legge su Sky TG 24, è stato il vicepresidente degli affari governativi e delle politiche pubbliche di Youtube Leslie Miller attraverso una nota sul blog in cui si legge:
“I contenuti manipolati in modo da indurre in errore gli utenti sono potenzialmente dannosi e saranno vietati dai nuovi standard della community”.