Molte persone utilizzano i termini dolcevita e lupetto per riferirsi allo stesso capo d’abbigliamento. In realtà, si tratta di due capi distinti. Ecco come distinguerli.
Il dolcevita ed il lupetto rappresentano due capi pratici e funzionali amati molto dalle donne come dagli uomini.
Due capi intramontabili
Il dolcevita ed il lupetto sono due validi alleati per contrastare il freddo dell’inverno. Si tratta di due capi in grado di proteggere il collo e tenerlo caldo dai colpi di vento e dagli sbalzi di temperatura. Un tocco da aggiungere a sciarpe e foulard oppure, da sostituire a questi accessori che, a volte, non sono proprio comodi insieme a piumini e cappotti.
Al dolcevita ed al lupetto non seppe resistere nemmeno Audrey Hepdurn, divenuta una fashion icon anche per il suo lupetto nero. Lo indossò nel film Funny Face, poi ne Una Cenerentola a Parigi nel 1957 e lo rese immortale. Non è stata, però, l’unica stella del cinema ad indossarlo ed amarlo. Basti pensare a Marilyn Monroe, Julia Roberts e Demi Moore.
Due capi tanto simili eppure diversi. Con questo articolo cercheremo di fare chiarezza sulle differenze per imparare a distinguerli una volta per tutte.
Quali differenze?
Il dolcevita è un capo che nasce con i marinai. Proprio loro, non potendo utilizzare le sciarpe lo indossavano per sfidare il vento in mare. Noël Coward, scrittore e drammaturgo, lo fece diventare un capo d’abbigliamento famoso, anche per uomo. Un capo nato nel guardaroba maschile che, però, negli anni ’50 venne indossato dalle donne femministe per promuovere la parità.
Un classico dolcevita appare come un maglione tubolare, chiuso avanti e dietro, caratterizzato da un collo alto che viene piegato su se stesso, proprio a metà. Il dolcevita, nella moda contemporanea, viene visto come un vero e proprio passe par tout, da abbinare ai pantaloni come alla gonna.
Per quanto riguarda il lupetto, la differenza con il dolcevita risiede proprio nella piega. Infatti, il collo del lupetto è sì alto ma non risvoltato su se stesso. Ecco perché questo indumento viene realizzato soprattutto in cotone, lana sottile, da poter indossare sotto gli indumenti. Il collo, dunque, aderisce alla pelle perfettamente, senza alcuna piega, arrivando a metà collo. A produrne in diverse quantità e modelli soprattutto le aziende di abbigliamento intimo.