La verità dietro la morte di Simona Viceconte, sorella di Maura, campionessa di atletica, che un anno fa si era tolta la vita.
La morte di Simona Viceconte: cosa c’è dietro l’estremo gesto che ha portato la donna ad uccidersi?
La morte di Simona
Si è tolta la vita come aveva fatto sua sorella Maura un anno fa. Maura Viceconte, come riporta anche La Repubblica, era una campionessa di atletica.
Lo scorso anno l’atleta era stata troata senza vita nella sua casa a San Michele, Torino, impiccata ad un albero.
Per quella morte, rimasta ancora senza una reale motivazione, ce n’è un’altra che forse una motivazione ce l’aveva, tanto che una persona è già finita nel registro degli indagati.
Indagato il marito di Simona
La Procura di Teramo, infatti, ha aperto un’inchiesta per la morte di Simona Viceconte. Il marito della donna è finito nel registro degli indagati.
Le accuse per lui sono di maltrattamenti familiari, oltreché responsabilità per dolo, colpa o preterintenzoionale, come recita l’articolo 42 del codice penale.
La colpa dell’uomo sarebbe di aver indotto la donna al suicidio, perché responsabile della salute psicologica di Simona.
Tra una settimana i due avrebbero firmato l’istanza di separazione. Era stata Simona per prima a chiedere il divorzio, poi, forse dietro pressione dell’uomo, ci aveva ripensato.
A quel punto era arrivato lui ad insistere perché divorziassero. Un distacco che forse la stessa Simona non era pronta ad accettare. Tanto che una decina di giorni prima del suicidio, aveva telefonato al marito Luca, lamentando un malessere e giramenti di testa.
Così, lui l’aveva raggiunta a casa, aveva chiamato la suocera perché le stesse vicina. Simona, però, negli ultimi tempi era cambiata: i vicini raccontano di una donna trasandata, sempre in tuta, che non usciva quasi più.
Un malessere interiore che l’ha portata a quella tragica decisione, che nemmeno le sue due figlie, di 8 e 17 anni, sono riuscite a fermare.