Terremoto, nelle Marche indagate 35 persone per l’affidamento nella costruzione delle casette

Terremoto nelle Marche sotto la lente di ingrandimento con l’indagine per 35 persone in merito all’affidamento della costruzione delle casette.

Terremoto
Terremoto Marche – foto di repertorio

Il terremoto nelle Marche ritorna sulle pagine di cronaca, dopo il grande disastro ora partono le indagini per l’appalto delle casette.

Le indagini a seguito del sisma delle Marche

Uno scenario che ha lasciato senza parole dopo il grande disastro causato dal sisma nelle Marche. Ci sono 35 persone indagate nell’inchiesta della Procura di Ancona che si è occupata dei subappalti per la costruzione delle casette per chi si è ritrovato senza una casa.

Nella maggior parte dei casi, come da conferma del Pm Irene Bilotta, si trattava di imprese senza alcun requisito tecnico o certificazione antimafia. Non solo, le stesse non erano iscritte nella White List.

Il Pm ha chiuso quindi le indagini inviando l’avviso a 20 persone e 15 imprese.  Tra questi spunta anche il nome del dirigente della Protezione Civile delle Marche Davide Piccinini. A quest’ultimo – nome noto per essere sempre in prima linea nell’emergenza che ha colpito il centro Italia – è arrivata la solidarietà del capo della Protezione Civile come si evince anche da TgCom:

“Alle strutture regionali è stato richiesto un impegno enorme, talvolta superiore ai mezzi e alle risorse umane disponibili”

Tra gli indagati anche il Presidente del Corsozio Arcale Gervasi, Lucia Taffetani e Stefano Stefoni. Secondo il pm la mancanza dei requisiti richiesti ha portato all’attestazione falsa e un ingiusto profitto.

Si evidenzia anche un rallentamento doloso in merito ai lavori di costruzione, con una lievitazione dei costi sino a oltre 900mila euro.

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