L’idea dell’innalzamento dell’obbligo scolastico dai 3 ai 18 anni vede l’apertura di Palazzo Chigi. Ecco tutte le proposte da discutere con urgenza.
Il potenziamento della Scuola è uno degli obiettivi di maggior interesse per il Governo che mira ad ampliare la proposta formativa e l’innalzamento dell’obbligo dai 3 ai 18 anni.
Come è nata l’idea dell’innalzamento dell’obbligo dai 3 ai 18 anni
Uno dei temi caldi attualmente sul tavolo di Palazzo Chigi è di sicuro la questione del potenziamento scolastico.
Una delle proposte che sta maggiormente dividendo l’opinione pubblica riguarda l’innalzamento dell’obbligo scolastico.
Non più a partire dei 6 anni come accade ora dunque ma anticipare l’obbligo alla scuola dell’infanzia, dunque ai 3 anni.
L’Italia seguirebbe così il modello francese che proprio recentemente ha varato tale manovra in via sperimentale.
Proprio dopo la Francia si posiziona l’Italia per dati di frequenza scolastica con il 93% contro il 97 francese. Il rest dell’Europa si posiziona al di sotto di tale soglia.
Ma allora perché tale esigenza? La proposta nascerebbe dall’esigenza di tutela di quel numero di bambini che non usufruiscono del diritto alla frequenza della scuola dell’infanzia per motivi socioeconomici.
Come cambierebbe la scuola? Ecco le proposte
Il tavolo aperto a Palazzo Chigi sulla questione proposta da Leu è stato presieduto da Premier Conte e come rivelato non ha trovato delle chiusure nette.
Così avrebbero riportato alcune fonti presenti come riporta Adnkronos che confermano l’apertura verso la proposta di rendere dunque obbligatoria la scuola materna.
Ma non solo, l’attenzione sarebbe anche per la dispersione scolastica oltre ai cosiddetti cervelli in fuga.
Secondo le statistiche infatti soprattutto al Sud molti ragazzi abbandonano gli studi e ciò vede la necessità di potenziare sia gli istituti tecnici e tutte le scuole di Formazione e di ampliare i fondi per l’Università.
Le proposte hanno riguardato inoltre sia maggiori risorse per il sistema scolastico e l’assunzione degli insegnanti soprattutto di sostegno, sia semplificare tutta la burocrazia che ruota attorno alla Scuola.
Il ministro della scuola Lucia Azzolina ha infatti dichiarato:
“Il 30% degli studenti lo perdiamo, non arrivano nemmeno a completare l’obbligo dei 16 anni”
“Poi c’è un altro segmento, da 0 a 3 anni, che va valorizzato, perché abbiamo bisogno di asili nido..le mamme hanno diritto non di lasciare il lavoro”
Sul tema si è espressa anche Anna Ascani con un post su Twitter.
Il viceministro ha confermato l’intenzione del governo di investire sui talenti di ognuno per far crescere il Paese:
“Al tavolo su agenda governo 2020/2023 abbiamo portato le priorità del Pd. Sulla scuola: estensione obbligo 3-18 anni, gratuità dei libri di testo e tempo pieno”