Non sembra essere una semplice aggressione con ascia quella di Mantova. Ora gli inquirenti indagano anche sulla vittima: qual è la verità?
L’aggressione con ascia di Mantova lascia perplessi gli inquirenti che ora si chiedono se ci sia un’altra verità dietro la terribile vicenda.
L’aggressione di Mantova con un’ascia
A Castigliole delle Stiviere – provincia di Mantova – lunedì sera un uomo ha seminato il panico. Munito di un’ascia è andato in giro per il paese per poi colpire violentemente alcune auto e vetrine dei negozi.
Ad un certo punto si è scagliato contro un uomo, che è rimasto ferito al braccio mentre cercava di difendersi dal colpo. Immediato l’intervento dei Carabinieri, che hanno fermato l’aggressore con accusa di tentato omicidio, strage, danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Nella giornata di oggi si terrà l’interrogatorio di convalida davanti al giudice delle indagini preliminari. Gli inquirenti però hanno dubbi sull’intera vicenda e sul ruolo della vittima: in queste ore infatti hanno cercato di ricostruire gli attimi prima del folle gesto per capire se sia stato un atto premeditato oppure svolto da una persona incapace di intendere e volere.
Gli elementi emersi sono due in particolare: il primo è il manico dell’ascia tagliato, più facile da nascondere e trasportare, che fa pensare ad un atto premeditato. Il secondo invece è l’assenza di coerenza nelle azioni dell’uomo durante la sua folle strage di auto, vetrine e negozi.
La vittima conosceva l’aggressore?
Come si evince dai media locali, resta un altro dubbio sull’intera vicenda: la vittima conosceva il suo aggressore?
L’uomo di 35 anni ferito dall’ascia è ora fuori pericolo e dimesso dall’ospedale e dovrà aiutare i Carabinieri nella ricostruzione di quei momenti. L’aggressore si è scagliato contro di lui a caso oppure no? Le indagini continuano.