Il Pm ha stabilito l’aggravante della crudeltà rinviando a giudizio il padre del bimbo ucciso a Milano in seguito a torture e botte per ore.
Sarebbe stato vittima di torture terribili per ore il piccolo bimbo di appena 2 anni ucciso a Milano. Il padre 25enne è stato rinviato a giudizio ed il Pm avrebbe chiesto l’aggravante della crudeltà.
La vicenda del bimbo ucciso a Milano
Aveva poco più di due anni il piccolo che nella notte del 22 maggio 2019 venne ucciso nella casa di via Ricciarelli a Milano.
Il piccolo si trovava con la madre Silvjia di 22 anni ed il padre Alija Hrustic di 25 nella loro abitazione in zona San Siro.
L’allarme era stato dato proprio dal padre chiamando il 112 ma all’arrivo dei soccorsi di lui non c’era traccia.
Dalle prime indagini il bambino presentava diversi colpi sulla fronte e la mamma stessa presente in quel momento accusò il marito che nella fuga aveva portato con sè le altre due figlie.
Rinvio a giudizio per il padre, ecco la terribile motivazione
L’autopsia sul corpo del bimbo ha in seguito rivelato come causa della morte i colpi sulla fronte ma sul povero corpicino del bimbo vi erano anche numerosi segni di violenze pregresse come bruciature di sigarette e lividi.
Durante le fasi iniziali del processo che ha visto la madre costituirsi parte civile, l’accusa per l’uomo è di omicidio, tortura e maltrattamenti tutti aggravati da crudeltà come riporta Tgcom24.
Nell’udienza di chiusura indagini il Pm Giovanna Cavalleri ha ottenuto dal giudice Cristofano il rinvio a giudizio dell’uomo che avrebbe seviziato secondo l’accusa il bambino per i due giorni precedenti e per tutta la notte prima del ritrovamento con pugni, calci e bruciature di sigaretta.
Come si legge dagli atti infatti il piccolo presentava bruciature effettuate con “fiamma viva” sui piedini. Il 25enne avrebbe agito per l’accusa:
“..con crudeltà verso il bambino, per motivi futili consistiti nel fatto che il piccolo, lasciato senza pannolino, si fosse sporcato”.
Anche le altre figlie e la moglie pare subissero maltrattamenti.
Il Processo ad Alija Hrustic si aprirà in Corte d’Assise il 27 aprile. E’ stata rigettata per ora la richiesta del suo avvocato Giuseppe de Lalla di cambiare il capo d’accusa in omicidio preterintenzionale.