Vincenzo Mollica si è concesso recentemente ad una lunga intervista a Vanity Fair. L’iconica voce del Festival di Sanremo torna a parlare della sua malattia e di chi è riuscito ad alleviare le sue pene: ‘Mi spaventa il buio che verrà’
Vincenzo Mollica è noto al pubblico italiano, per essere stata la voce iconica del Festival della Canzone Italiana di Sanremo, che quest’anno l’ha omaggiato dopo anni di onorata carriera.
Il giornalista Rai, come è noto è affetto da una grave malattia, che l’accompagna sin dalla tenera età, che con gli anni sta peggiorando sempre più, il glaucoma.
In una lunga intervista al Settimanale di Simone Marchetti, lo sfogo doloroso del giornalista. Scopriamo di più.
Vincenzo Mollica, lo sfogo doloroso a Vanity Fair
La voce storica del Festival di Sanremo, come è noto è affetto da un grave glaucoma, che gli sta facendo perdere lentamente la vita.
Un momento terribile per Vincenzo Mollica, che nel corso della sua intervista a Vanity Fair, si spoglia delle sue paure e debolezze legate proprio alla malattia che prepotente sta prendendo man mano il sopravvento:
‘Cerco con tenacia di tenere acceso finché posso. Ho paura del buio che verrà, perché, da lì, non si torna indietro, ma, nel frattempo, cerco di non scoraggiarmi’
poi ha ammesso che da quando ha iniziato a perdere la vista ha iniziato a sviluppare una sorta di ‘sesto senso’ con le persone, sul loro carattere e sulla loro personalità:
‘Da quando non vedo, mi sembra di percepire meglio il carattere delle persone. Prima la distrazione degli occhi mi confondeva: ho scoperto che la voce rivela moltissimo chi sei’
e ancora, ha ammesso di non rinunciare al piacere di vedere un buon film al cinema:
‘anche che un film si può guardare con le orecchie. Non ho smesso di andare al cinema: le scene in cui non parlano me le spiega mia moglie’
ha dichiarato con parole dolci il giornalista sottolineando quanto la moglie gli stia vicino in questo periodo difficile.
Vincenzo Mollica: ‘Andrea Camilleri mi ha insegnato a vedere’
Oltre la vicinanza della moglie, finchè è stato possibile, ha potuto contare sul coraggio e la tenecia di Andrea Camilleri il celebre drammaturgo italiano scomparso lo scorso 17 Luglio 2019:
‘È stato lui che mi ha insegnato a non vedere’
ha detto Vincenzo Mollica a Vanity Fair, che ha continuato rivelando che insieme hanno vissuto l’arrivo di questa terribile malattia:
‘Abbiamo vissuto contemporaneamente l’arrivo del glaucoma […] e ho imparato che anche i colori sono importanti’
e ancora:
‘Lui si allenava pensando, prima di addormentarsi, a un quadro: la mattina successiva lo descriveva a chi gli stava intorno, raccontando con precisione le sfumature di colore, e chiedeva che si verificasse l’esattezza del suo ricordo’
ha concluso il giornalista Rai, onorando la memoria del ‘Padre’ di Montalbano.