Il ragazzo che ha ucciso il carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma, lo scorso 26 luglio, è in carcere da allora ma il suo avvocato sta cercando di arrivare all’assoluzione piena.
Christian Gabriel Natale Hjorth, in carcere per aver ucciso il carabiniere a Roma, è difeso dall’avvocato Francesco Petrelli che ha parlato ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è Desta.
Il caso
Mario Cerciello Rega è il carabiniere che, la notte del 26 luglio, è stato brutalmente ucciso a Roma da due giovani americani. Sono state undici le coltellate che Christian Gabriel Natale Hjorth ed Elder Finnegan Lee, gli hanno inferto al carabiniere. Il movente: semplicemente essersi messo in mezzo ad una lite per l’acquisto della cocaina, poco lontano dall’hotel Le Meridien dove i due alloggiavano.
L’avvocato di Hjorth
Ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è Desta, Francesco Petrelli, avvocato difensore di Hjorth ha parlato degli sviluppi del caso di cui tra qualche giorno, inizierà il processo.
In merito all’interrogatorio di Hjorth fu diffuso un video: si vedeva chiaramente il ragazzo bendato e vittima di un interrogatorio violento e sopra le righe. Un gesto fatto dai Carabinieri che ha destato non poche polemiche. Secondo l’avvocato, il video in questione lascia l’amaro in bocca e non si addice ad un paese fondato sulla Costituzione. Un video che, però, secondo l’avvocato, lascia intuire i trattamenti riservati ai due ragazzi.
Come si legge su Il Giornale, l’avvocato ha dichiarato:
“Quello che fino ad oggi hanno chiarito in maniera clamorosa le indagini svolte è che non c’è nulla di chiaro. I misteri restano fitti. L’unica certezza è che non vi è nulla di certo”.
Inoltre, ha sottolineato di come verrà chiesta per il ragazzo la piena assoluzione poiché sta vivendo un’esperienza durissima al Regina Coeli in cui è rinchiuso da metà anno.