I rifiuti del carnevale raccolti per le strade del Brasile, verranno riciclati per diventare dei cassonetti sostenibili
I rifiuti del carnevale che sono stati raccolti nell’ultimo carnevale in Brasile verranno impiegati in modo sostenibile. Tutto ciò che è stato raccolto in 5 grandi città, dopo parate e feste verrà riciclato ed adoperato per diventare cassonetti. Vista la dimensione dei festeggiamenti carioca, la quantità di rifiuti è veramente inimmaginabile. Tonnellate di ogni genere, che spesso non vengono riciclate in alcune modo.
Il progetto per riciclare i rifiuti
Sono state 5 le grandi città che hanno partecipato ad un progetto di economia circolare, nato dalla partnership con l’Associazione nazionale raccoglitori di rifiuti (ANCAT). Ogni rifiuto che verrà trovato abbandonato a terra, verrà raccolto per essere riciclato in modo da dargli una nuova vita.
Questo progetto è nato dal produttore più grande di birra del Sudamerica AMBEV, che è lo sponsor ufficiale del Carnevale di San Paolo, Rio de Janeiro, Recife, Salvador e Belo Horizonte. Secondo i calcoli fatti dalla compagnia i rifiuti potrebbero essere prodotti da circa 26 milioni di persone e si potrebbero quindi creare oltre 2000 nuovi cassonetti.
La compagnia Ambev, ha quindi installato delle tende e dei gazebo pensate apposite dove si svolgono i più grandi eventi del carnevale. Solo nel primo fine settimana di festeggiamenti sono state raccolte 24 tonnellate di materiali come alluminio, plastica (circa il 40% dei prodotti), cartone e vetro, solo nei punti di raccolta a San Paolo e Belo Horizonte.
In Brasile manca una tecnologia adeguata per riciclare la plastica e circa il 20% di quanto è stato raccolto non potrà essere riciclata. Per questo si mira a costruire i nuovi cassonetti e poi installati dopo che le parate si saranno concluse. Il vice Presidente di Sostenibilità e forniture presso Cervejaria Ambe, Rodrigo Figueiredo, ha detto
“L’idea non è solo quella di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e gli impegni delineati dall’azienda per i prossimi anni, ma di riportarli a benefici per le città, in modo che l’impegno ecologico non si limiti solo al periodo di carnevale”