Dopo il 26 luglio la vita della neo moglie del carabiniere ucciso a Roma è cambiata per sempre e ora rompe il silenzio a poche ore dal processo dei due americani.
La moglie del Carabiniere ucciso a Roma parla del suo dolore a poche ore dall’inizio del processo ai due americani, accusati di omicidio.
Il processo a Elder e Hjort
Tutto è cambiato dopo quel maledetto 26 luglio, quando Mario Cerciello Rega è stato ucciso nel Quartiere Prati di Roma. I due ventenni Elder e Hjort sono in carcere con l’accusa di omicidio.
Nella giornata di oggi 26 febbraio ha inizio il processo ai due americani, per un fatto che ha sconvolto l’Italia e non solo. Il processo avverrà con rito ordinario nonostante la richiesta di procedere con rito abbreviato con possibilità di sconto di un terzo della pena.
Una richiesta rigettata dal giudice, perché non applicabile in casi del genere dove la pena massima prevista è l’ergastolo.
Le parole della moglie di Mario Cerciello Rega
La moglie del Carabiniere ucciso – Rosa Maria Esilio – ha scritto una lettera alla vigilia del processo, rompendo il silenzio come riportato anche da AdnKronos.
Tra le sue righe ricorda che proprio oggi è il settimo mese dopo il crudele assassinio a suo marito:
“CHE AVEVA DEDICATOLA PROPRIA VITA CRISTIANA AL SERVIZIO DEL PROSSIMO E IN PARTICOLARE DEGLI ULTIMI, ASSASSINIO CHE NON DEVE RESTARE IMPUNITO”
La moglie sottolinea che questa vicenda ha commosso tutto il mondo turbando la serenità delle persone più semplici e umili:
“CON LA MORTE DI MARIO è FINITA ANCHE LA MIA FAMIGLIA, PERCHè NELLA TOMBA SONO FINITI ANCHE I NOSTRI FIGLI MAI NATI, I NOSTRI SOGNI”
E in attesa che il processo ora faccia il suo corso:
“mi rimetto alla competenza delal magistratura, investigatori e avvocati ma anche voi giornalisti perché dalle vostre parole dipende il rispetto della memoria dell’eroico sacrificio di mario cerciello rega, caduto per noi tutti per la difesa del diritto”
