Il Salone del Mobile previsto per il mese di Aprile è rimandato a giugno, per l’emergenza coronavirus. A rischio oltre 60mila posti di lavoro.
Il Salone del Mobile è salvo, ma rimandato. Gli effetti dei contagi sull’economia.
Rimandato il Salone del Mobile
Alla fine il Salone del Mobile è stato rinviato. La grande kermesse fieristica in programma dal 21 al 26 aprile slitta di due mesi.
Come riporta anche La Stampa, la nuova data d’inizio della fiera è prevista per il prossimo 21 giugno. Un rinvio dovuto a quanto sta accadendo in Italia negli ultimi giorni. L’emergenza coronavirus, soprattutto in Lombardia e Veneto, sta avendo i suoi effetti, più che negativi, sull’economia dell’intero Paese.
Una decisione più che obbligata, visto l’abbandono dei compratori cinesi e la possibilità che le ordinanze di quarantena possano prolungarsi anche nei prossimi mesi. Dopo una riunione durata 6 ore, si è deciso così di rinviare il tutto all’inzio dell’estate, quando, si spera, l’emergenza coronavirus e le politiche messe in campo per arginarla abbiano dato i loro frutti.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha reputata giusta la decisione di rimandare la fiera del mobile, anche se il capoluogo lombardo non può permettersi uno stop totale.
A rischio 60 mila posti di lavoro
La speranza è che l’epidemia nei prossimi mesi possa risolversi. SE così non fosse, però, il Pil nazionale potrebbe perdere fino allo 0,4%, quindi una perdita dai 5 ai 7 miliardi.
Sarebbero oltre 15mila le piccole imprese che rischierebbero di chiudere e quindi 60mila i posti di lavoro a rischio.
Lo smart working si è rivelato una situazione positiva sia per aziende che lavoratori, ma danneggia bar, piccoli esercenti e salumerie. Restando a casa la richiesta di pranzi e colazioni fuori si è, ovviamente, limitata.
Un’emergenza che sta avendo i suoi effetti devastanti anche su cinema e ritrovi aperti al pubblico. Perdite che si potrebbero recuperare solo se la situazione perdurasse ancora per poche settimane.