Domenica 29 marzo è previsto il referendum per il taglio dei Parlamentari. La proposta è quella di spostarlo a data da destinarsi: cosa si deciderà?
Referendum per il taglio dei Parlamentari a rischio per il coronavirus? Una richiesta da parte del Comitato che non è passata inosservata.
Referendum del 29 marzo 2020
Nonostante durante la giornata di ieri sono stati molti i dubbi in merito al referendum previsto tra un mese, oggi sembra che tutto sia stato confermato.
Come riporta anche il Secolo XIX, domenica 29 marzo tutti i cittadini sono chiamati al fine di votare in merito al taglio dei parlamentari. Giuseppe Conte per ora si è dichiarato fiduciso in merito e che l’emergenza in quel periodo potrebbe già essere stata superata.
Non concordano altri gruppi politici che sottolineano il fatto che tutto quanto potrebbe essere falsato. Forza Italia sarebbe concorde ad un rinvio per la sicurezza nazionale, al fine che gli italiani non si debbano recare al voto vista la grande emergenza di questi giorni.
Al momento non ci sono le condizioni per aprire i seggi elettorali in tutta Italia e questo porterebbe a tantissimi disagi. Non solo, perché gli italiani potrebbero non poter o voler uscire di casa per recarsi nelle scuole.
Come si evince anche da Money, Benedetto della Vedova di +Europa:
“è EVIDENTE CHE NELLE PROSSIME SETTIMANE IN MOLTE REGIONI ITALIANE CI SARANNO IMPOSSIBILITà”
Dello stesso avviso anche Stefano Pedica del PD:
“IN UN MOMENTO COSì DIFFICILE E COMPLICATO, BISOGNA CONCENTRARE TUTTE LE FORZE PER CONTENERE IL CONTAGIO”
Questa è una decisione che verrà quindi presa nei prossimi giorni direttamente dal Governo, considerando che le urne saranno aperte tra un mese e che ci sono Regioni in quarantena.
Nei prossimi giorni si potranno avere ulteriori informazioni.