Crisi Hong Kong: in arrivo assegno da 1.200 euro a testa
In arrivo un mega piano di stimolo in deficit da 14 miliardi di euro: si tratta di un assegno, una tantum, che sarà distribuito anche agli stranieri con residenza permanente.
Un versamento di diecimila dollari di Hong Kong, mille e 200 euro a ogni cittadino maggiorenne al fine ultimo di scongiurare una crisi economica senza precedenti.
Il coronavirus ha affossato tantissimi settori economici su cui Hong Kong basa la propria ricchezza, turismo, commercio, immobiliare.
Già l’anno 2019 si era già chiuso in recessione, ma adesso con la pandemia coronavirus l’economia rischia di sprofondare.
Per i prossimi mesi sarà varato un mega piano di stimolo in deficit da 14 miliardi di euro, il 4,2% del PIL.
Il segretario alle finanze Paul Chan ha sottolineato che sarà distribuito un assegno una tantum a tutti i cittadini, compresi gli stranieri con permesso di residenza permanente.
Crisi Hong Kong: la ricetta delle autorità comuniste
Negli ultimi mesi il governo di Hong Kong è sembrato del tutto paralizzato. Di fronte alla crisi economica e alla guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, adesso l’epidemia del coronavirus rischia di annientare l’economia.
La “ricetta” suggerita dalle autorità comuniste è quella di versare un assegno di diecimila dollari di Hong Kong, mille e 200 euro, a ogni cittadino maggiorenne.
Nonostante enormi riserve di bilancio accumulate in decenni di surplus finanziario, il governo non ha mai corso ai ripari.
Dopo 15 anni di conti della città in deficit, adesso si mira ad introdurre un ampio ventaglio di interventi a favore di aziende e lavoratori, riduzioni fiscali e prestiti agevolati.
Non solo, le autorità comuniste mirano ad introdurre nuovi progetti di sviluppo urbanistico, un pacchetto per la promozione turistica ed un piano massiccio, che dovrebbe aiutare l’economia a ricrescere.
Alcuni analisti finanziari contestano l’efficacia: il trasferimento di denaro ai cittadini è una misura non regressiva.