Luigi Di Maio, “Italia danneggiata da notizie errate”: evitare il panico da coronavirus

Luigi Di Maio accusa la cattiva diffusione di notizie sul coronavirus di aver danneggiato l’immagine dell’Italia con gli altri Paesi. Come evitare il panico.

Luigi Di Maio contro il panico da coronavirus
Luigi Di Maio

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha rivolto un’accusa nei confronti dell’allarmismo ingiustificato sul coronavirus che ha contribuito a dare un’immagine negativa del nostro Paese all’estero. E condanna anche gli sciacalli di prodotti igienici.

Luigi Di Maio contro l’allarmismo per il coronavirus

La paura per il coronavirus ormai è chiaro che potrebbe causare danni all’economia italiana e mondiale più della malattia stessa.

Già l’OMS nelle scorse ore ha divulgato linee guida e comunicati volti a ridimensionare la paura per questo nuovo virus, il COVID-19 che è sì nuovo e per alcuni versi sconosciuto ma che non è letale come si pensava forse all’inizio.

Sanitari e classe politica stanno così cercando di tranquillizzare la popolazione anche alla luce delle notizie che arrivano dall’estero dove in molte occasioni gli italiani stanno subendo discriminazioni proprio a causa della diffusione del virus nel nostro Paese.

Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha incontrato i giornalisti esteri per chiarire la nostra posizione e  per rassicurare sull’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus in Italia:

“Italia è affidabile coinvolto meno dello 0,2% del territorio del Veneto e lo 0,4% di quello lombardo”

Come sottolineato dal ministro inoltre anche tutti i casi tenuti in quarantena allo Spallazani sono guariti senza problemi.

Il problema dunque per Di Maio sarebbero le notizie false che vengono divulgate e che potrebbero creare un grave danno di immagine al nostro Paese:

“All’estero girano tante notizie errate che stanno danneggiando l’economia e la reputazione.”

Il ministro sottolinea che la nostra comunità scientifica sta gestendo la situazione in maniera esemplare come riportato da Tgcom24.

Concordi come si deduce da dichiarazioni dello stesso tenore anche  il Premier Conte ed il Governatore del Veneto Luca Zaia.

L’appello contro gli sciacalli di prodotti di protezione

Mentre dunque arrivano notizie di italiani bloccati e rimandati indietro come i turisti diretti alle Mauritius o ad Israele, Di Maio ha richiamato a non cedere all’allarmismo.

Allarmismo che alimenta anche la piaga dello sciacallaggio intorno ai prodotti di igiene e protezione, presi d’assalto e dunque ormai irreperibili nei negozi e farmacie.

La corsa a procurarsi mascherine, guanti e soluzioni disinfettanti per le mani hanno infatti portato chi ne ha veramente necessità, come i sanitari, a non averne a disposizione.

Sul web inoltre spuntano siti che speculano sulla vendita di tali prodotti con prezzi altissimi, fino a 5000 euro.

Luigi Di Maio ha messo in guardia su questo fenomeno:

“Chi specula su gel e mascherine sarà punito”.

 

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