Coronavirus “affonda” Wall Street, per il Dow Jones è il peggior calo
Wall Street chiude in profondo rosso, con il Dow Jones e lo S&P che registrano in termini di punti il calo maggiore della storia.
Dow affonda sull’onda dell’emergenza del coronavirus e lo S&P 500 registra la sua peggiore seduta dal 2011.
Tutti i principali indici azionari statunitensi sono precipitati oltre il 4,4% nella giornata di ieri.
Anche Stoxx Europe 600 cede il 2,6%, segnando la sua prima serie di cinque ed entra ufficialmente in territorio di correzione.
Il calo del 4,4% dell’S & P 500 ha segnato il suo massimo dall’agosto 2011, mentre il Dow è crollato di 1.191 punti.
Il sell-off arriva tra il peggioramento delle notizie sull’epidemia di coronavirus.
L’emergenza del coronavirus sprofonda tutti i principali indici azionari statunitensi, che sono entrati nel territorio di correzione, il che indica che sono diminuiti di oltre il 10% dai massimi recenti.
L’indice S&P 500 ha registrato una flessione del 4,4% – il suo più grande declino in un solo giorno dal 2011 – ed è sulla buona strada per il peggior declino settimanale dalla crisi finanziaria del 2008.
Il Dow Jones Industrial Average è crollato di 1.191 punti.
Wall Street in profondo “rosso” a causa dell’emergenza Coronavirus
Lo Stoxx Europe 600 ha subito un calo di oltre il 10% dal suo massimo di febbraio 2019.
I rendimenti sui titoli del Tesoro decennali hanno toccato un minimo storico.
Anche i prezzi del petrolio si sono svelati nel contesto globale di rischio, raggiungendo il livello più basso in 12 mesi.
Gli avvertimenti delle principali istituzioni di Wall Street sono stati rapidi e frenetici.
Goldman Sachs ha avvertito giovedì che l’S & P 500 potrebbe rapidamente cadere di un altro 7% dalla chiusura di mercoledì e prevedere anche una crescita piatta degli utili per le aziende statunitensi per tutto il resto del 2020.
DAX sprofonda fino a 9.810 punti
Come riporta Finanza Operativa:
“Quinta candela nera consecutiva per il future sul Dax che ieri, dopo un avvio a 9.963 e un massimo intraday a 10.039, ha ricominciato una profonda discesa che ha portato i corsi fino a 9.810″.
La media mobile a 21 passa ora a 10.541 e lo stocastico ora in caduta libera.