Nicoletta Indelicato è stata accoltellata e poi bruciata viva. I dettagli dall’autopsia non lasciano alcun dubbio in merito a chi può aver compiuto questo gesto.
Il processo per l’omicidio di Nicoletta Indelicato è in corso, ma nonostante la Buffa si professi innocente – l’autopsia rivela qualcosa di inaspettato.
La testimonianza di Carmelo Bonetta
Carmelo Bonetta ha rilasciato la sua testimonianza in data 16 dicembre. Il processo in corso è separato da Margareta Buffa, con rito abbrevviato.
Grazie a Bonetta era stato possibile trovare il corpo della povera vittima e l’arma del delitto ed è proprio lui a ricostruire cosa accaduto quella notte. Secondo il suo racconto il 16 marzo alle ore 23 Margareta ha raggiunto Carmelo al fine di mettere in atto il loro malvagio piano ai danni di Nicoletta.
Un coltello e una zona molto isolata, conosciuta dalla coppia in quanto utilizzata per i loro momenti intimi. Lui si nasconde dentro il bagagliaio e attende che Margareta incontri Nicoletta per poi farla salire in auto.
Una volta che Margareta si ferma a Sant’Onofrio, Bonetta esce dall’auto e assale la vittima colpendola alla testa: il racconto dell’uomo prosegue con l’accoltellamento della ragazza da parte anche di Margareta.
Sempre quest’ultima avrebbe poi cosparso il corpo della vittima di benzina e le avrebbe dato fuoco.
I risultati dell’autopsia
Per Bonetta il Pubblico Ministero ha chiesto 30 anni di reclusione, avendo fatto trovare arma e corpo.
Nonostante Margareta Buffa si professi innocente, i risultati dell’autopsia sembrano dire il contrario. Infatti alcuni colpi tra le 12 coltellate sono stati inflitti con la mano sinistra e quindi da un mancino – esattamente come la Buffa.
Il corpo è stato bruciato dopo il decesso della povera donna, morta per un colpo violento che le ha tagliato la giugulare.