Talebani: addio alle restrizioni previste per le donne afghane
A seguito della sottoscrizione dello storico accordo con gli USA, in un’intervista all’agenzia Efe Suhail Shaheen, il portavoce dell’ufficio dei talebani a Doha ha sottolineato la libertà delle donne nella scelta di un lavoro, istruzione e libertà di scelta dei mariti.
Donne afghane: la situazione fino alla sottoscrizione dell’accordo
Restrizioni e maltrattamenti sono le due parole che hanno connotato la condizione e le restrizioni che le donne afghane sono state costrette a subire sotto il regime talebano.
Il trattamento delle donne afghane è sempre stato peggiore di quello degli animali: costrette a rimanere prigioniere entro le quattro mura delle abitazioni, le donne non hanno mai rivestito alcun ruolo importante.
Infatti, sino a questo momento, le donne afghane hanno avuto un ruolo solo nella procreazione della prole, nell’appagamento dei bisogni sessuali degli uomini e nell’espletamento dei lavori domestici.
Numerosi sono i crimini contro le donne afghane dai fondamentalisti Jehadi.
Donne afghane: elenco restrizioni
Ecco le restrizioni che le donne afgane sono state costrette a subire fino ad oggi:
- divieto assoluto di uscire di casa se non accompagnate da un mahram,
- divieto assoluto di eseguire lavori all’esterno delle mura domestiche,
- divieto di trattare con negozianti di sesso maschile,
- frustate in pubblico per tutte le donne che non hanno coperto le caviglie,
- divieto di studiare in scuole, università o altre istituzioni educative,
- lapidazione pubblica per le accuse di relazioni fuori dal matrimonio,
- obbligo di indossare il Burqa che le copre sino ai piedi,
- divieto di uso di cosmetici,
- divieto di portare tacchi alti,
- divieto di parlare o di dare la mano a uomini diversi da un mahram,
- divieto di prendere un taxi senza un mahram,
- divieto di ridere ad alta voce,
- divieto di andare in bicicletta o motocicletta, anche con il mahram,
- divieto di incontrarsi in occasioni di festa o per scopi ricreativi,
- divieto di indossare vestiti di colori vivaci, in quanto “colori sessualmente provocanti”
- divieto di apparire in radio, televisione, o in incontri pubblici di qualsiasi tipo,
- divieto di apparire sui balconi delle loro case,
- chiusura di tutti i bagni pubblici femminili,
- divieto di essere fotografate o filmate,
- divieto per uomini e donne di viaggiare sugli stessi bus.