A Plastic Planet, che cos’è la campagna contro le bustine monodose in plastica

A Plastic Planet lancia la sua campagna contro le bustine monodose utilizzate in ristorazione. Ne utilizziamo 855 miliardi e non sono totalmente riciclate.

Bustine monodose

Nella normativa contro gli oggetti in plastica usa e getta, scopriamo che le bustine monodose non sono state messe al bando. Dal 2021 non potremo più avere prodotti monouso in plastica, ma non esiste alcun divieto per le pratiche confezioni singole, usate in maggioranza nella ristorazione per le salse, miele, campioni omaggio o condimenti in genere. Spesso accumuliamo queste bustine in attesa di dar loro un uso e le dimentichiamo, finche durante le pulizie non le gettiamo per far ordine, creando ulteriore inquinamento da plastica.

L’iniziativa di A Plastic Planet

Per questo motivo A Plastic Planet, chiede un maggior impegno a Regno Unito e Unione Europea, chiedendo d’includere anche le bustine monouso nella normativa contro la plastica monouso.

L’associazione ha stimato che siano impiegate ed utilizzate circa 855 miliardi di bustine monodose, moltissime gettate senza neppure essere utilizzate. Per effettuare questi calcoli, si è servita dell’aiuto di 50 aziende, attivisti e politici. Altro neo di questo tipo di confezione è il fatto che spesso non vengono riciclate e gettate via per essere trasportate direttamente in discarica.

Per sensibilizzare sul tema l’organizzazione ha deciso di scrivere una lettera ai cittadini britannici, servendosi dei principali quotidiani come il Guardian. Tra le sue colonne possiamo leggere quando detto da Sian Sutherland, co fondatrice di A Plastic Planet:

“Negli ultima anni i governi e le aziende hanno fatto di tutto per imporre un divieto sulle cannucce, i cotton fioc e anche i sacchetti di plastica. Eppure la bustina di plastica, simbolo definitivo del nostro stile di vita “prendi e vai” e comodità-dipendente, è rimasta virtualmente invisibile a tutti. Il risultato? La Terra è saturata da questi piccoli pacchetti irrecuperabili, non riciclabili, contaminati e privi di valore.”

Il suo appello non è caduto inascoltato, 65 ristoranti londinesi in collaborazione con Just Eat non forniranno più i condimenti in bustine monodose. Li distribuiranno in capsule Ooho, che sono prodotte dalle alghe e quindi facilmente riciclabili con gli scarti alimentari.

Impostazioni privacy