L’emegenza coronavirus ora è arrivata anche negli Stati Uniti e Donald Trump è stato invaso dalle polemiche: intanto lui dona il suo stipendio per questo momento di paura.
L’allarme per il coronavirus è arrivato anche negli Stati Uniti e ora Donald Trump sembra essere travolto dalle polemiche.
L’emergenza negli Stati Uniti
Il numero delle vittime in pochissimo tempo è salito a nove e l’emergenza ora si fa molto seria, tanto che gli americani ora contestano di come sia stata gestita la situazione.
Ci sono 118 casi registrati e 48 dei cittadini erano di ritorno da Paesi esteri. Gli Stati investiti dall’emergenza sono 13 ma i decessi sono avvenuti nello Stato di Washington: qui infatti è stato registrato il primo focolaio e ora sono 18 le persone che sono risultate positive al test e tenute sotto osservazione medica.
Nello specifico, come evidenziano i media americani, si tratta di casi che arrivano da una casa di riposto nelle vicinanze di Seattle. Non mancano i casi in California che salgono a 20 (persone in isolamento). Il virus si è diffuso per i tantissimi voli aerei diretti con la Cina che ora sono stati sospesi.
Trema anche la città di New York, dove è stato confermato un secondo caso ed è un uomo di 50 anni. La sua professione si svolge a Manhattan ma per lavoro si è spostato a Miami dove sta crescendo l’allarme.
Polemiche per la gestione e la decisione di Donald Trump
Come accennato non sono mancate le polemiche sulla gestione dell’emergenza. Il Presidente infatti solo in questi giorni ha istituito la task force guidata dal vicepresidente Pence.
Una accusa diretta da parte della popolazione che punta il dito sul governo, colpevole – secondo i cittadini – di non aver preso misure drastiche sin dai primi campanelli d’allarme.
Tantissime le misure che ora sono state intraprese, tra i blocchi dei voli e l’invito a non viaggiare se non strettamente necessario anche verso gli altri Paesi più colpiti tra cui l’Italia.
Nel mentre il Presidente americano ha deciso di donare il suo stipendio dell’ultimo trimestre 2019 alla sanità al fine di contribuire il più possibile alla lotta contro l’espansione del virus.