Gli ultimi dati Istat sul femminicidio in Italia sono da brividi e fanno emergere come in più della metà dei casi il killer è il partner o un ex.
Il rapporto Istat che fotografa il fenomeno del femminicidio in Italia a fine 2018 lascia emergere una situazione agghiacciante.
Femminicidio: fenomeno tragicamente in crescita
Il 25 novembre è stata celebrata la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Molte le iniziative anche nel nostro Paese da Nord e Sud manifestazioni e spettacoli in cui non solo donne ma anche uomini hanno voluto dare un segnale forte.
I fondi per i Centri Antiviolenza purtroppo sono però in molti casi non erogati o in ritardo e ciò complica la situazione delle donne maltrattate.
Proprio nel 2019 il fenomeno del femminicidio purtroppo è risultato in crescita, 70 donne uccise fino al 25 novembre.
Secondo i dati riportati circa 88 sono le donne che subiscono delle violenze ogni giorno, il che si può quantificare come una ogni 15 minuti.
Numeri impressionanti. Come impressionante è anche il recente resoconto Istat.
I dati Istat: le donne conoscono il loro assassino
Il recente rapporto Istat fotografa la situazione a fine 2018 quando risultano ben 133 donne uccise.
I dati allarmanti riguardano l’omicidio di genere, perché mostrano come le donne sono più soggette a trovare la morte per mano di un conoscente, spesso il partner o un ex, rispetto agli uomini.
Tra le donne uccise nel 2018 infatti, circa il 54% sono state vittima di un partner o di un ex e solo il 12% da individui sconosciuti.
La percentuale dei mariti ed ex mariti che diventano dei killer nel 2018 ha raggiunto il 71% dei casi, un dato in crescita rispetto al 2017 come evidenzia anche Tgcom24.
Le donne risultano più a rischio di restare vittime di omicidio da parte di partner ed ex partner rispetto agli uomini anche rispetto alla zona geografica abitata.
Si registrano più casi infatti al Nord-Est ed al Nord-Ovest rispetto al Centro.
I dati permettono di interrogarsi dunque sulla effettiva utilità delle azioni politiche che riguardano la sicurezza senza contemplare misure adeguate contro la violenza domestica.