Alitalia: entro il 18 marzo devono essere inviate le manifestazioni d’interesse
È online la Procedura di amministrazione straordinaria per la compagnia aerea Alitalia.
Il documento ha ad oggetto l’invito a manifestare l’interesse per acquisire le attività di business svolte ad Alitalia cityliner e Alitalia-Sai.
Le manifestazioni d’interesse per Alitalia devono arrivare entro le 24 del 18 marzo.
Chi è interessato ad acquisire Alitalia per le attività aziendali considerate per il “Lotto Aviation”, il “Lotto Handling” o il “Lotto Manutenzione” o, in alternativa, per il Lotto Unico.
Dalla lettura attenta del bando per la vendita della compagnia aerea Alitalia si legge che saranno preferite le offerte che avranno ad oggetto il Lotto Unico.
Le manifestazioni dovranno essere inoltrate entro il 18 marzo ’20 all’advisor Rothschild ed entro 5 giorni lavorativi dalla ricezione della manifestazione di interesse.
Vendita Alitalia per intero o “spacchettata”
L’auspicio del commissario straordinario, Giuseppe Leogrande, e del Governo è quello di vendere Alitalia per intero.
Le manifestazioni di interesse aventi ad oggetto il lotto unico saranno considerate preferibili alle offerte aventi ad oggetto singolarmente più di un lotto.
Il bando richiedere i seguenti requisiti:
- aver realizzato negli ultimi tre esercizi un fatturato lordo annuo medio di almeno un miliardo di euro e avere un patrimonio netto di almeno 250 milioni per il lotto unico ovvero il lotto aviation,
- aver realizzato un fatturato lordo medio pari ad almeno 50 milioni e 25 milioni di patrimonio netto, per la manutenzione 30 milioni di fatturato annuo lordo e 15 milioni di patrimonio netto per il lotto handling.
Una volta raccolte le manifestazioni d’interesse da parte dell’advisor del commissario straordinario, si passerà alla Data Room e alle offerte vincolanti.
Il giorno 17 marzo, il giorno prima della scadenza per presentare le manifestazioni d’interesse, Alitalia e i sindacati sono convocati al Ministero del lavoro per avviare l’esame della nuova procedura di CIGS.
Con l’allarme coronavirus è stata richiesta una nuova cassa integrazione per complessivi 3.960 dipendenti.