Betlemme proclama lo Stato di emergenza coronavirus per i primi 7 casi e il blocco cautelativo: ora è emergenza.
Primi sette casi a Betlemme e ora si dichiara lo stato di emergenza in tutta la Cisgiordania.
Stato di emergenza coronavirus in Cisgiordania
Abu Mazen, presidente palestinese ha proclamato lo stato di emergenza per tutta la Cisgiordania. Nella giornata di ieri, giovedì 5 marzo, sono stati confermati 7 casi a Betlemme: per questo motivo il ministro israeliano Bennett ha dichiarato
“impongo come da intesa con le autorità palestinesi il blocco cautelativo della città di betlemme. nessuno potrà entrare o uscire tranne in casi di assoluta necessità”
Tutti i luoghi di culto sono stati chiusi sino a data da destinarsi e ai palestinesi è stato esteso l’invito di restare presso le loro abitazioni e non svolgere molti spostamenti tra le varie città.
Cosa succede ora in Cisgiordania?
A seguito dell’annuncio del Ministro della Sanità Palestinese – Mai Kaileh – sui primi 7 casi di coronavirus, sono state chiuse tutte le attività e soprattutto la Basilica della Natività dove ogni giorno tantissimi turisti accedono.
La paura ora è tanta e ci si concentra su un gruppo di di turisti greci che ha soggiornato presso una struttura composta da 20 dipendenti dal 23 sino al 27 febbraio. Sette dipendenti dell’hotel sono risultati essere positivi e in questo momento in isolamento.
È necessario ora controllare anche i turisti – rientrati in Grecia – e verificare tutti gli spostamenti dei dipendenti.
Durante la giornata di oggi verrano effettuati nuovi controlli e ci saranno nuove disposizioni in merito. Nelle prossime ore ci saranno ulteriori aggiornamenti.
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