Per la vicenda terribile della neonata morta a Bari viene aperta una indagine: il sospetto è una possibile contaminazione nel sapone per medici.
La vicenda molto grave del neonato morto a Bari ora vede aperta una indagine che porta ad una ipotesi agghiacciante.
Come è morto il neonato di Bari?
La piccola vittima è nata prematuramente nel mese di gennaio 2020 e dopo il parto è rimasta in incubatrice per diverso tempo. Purtroppo agli inizi del mese di febbraio – nonostante i medici vedessero in lei un lieve miglioramento – la piccola decede.
Il suo quadro clinico peggiora in pochissimo tempo e nonostante tutte le cure, la situazione precipita con un epilogo devastante. Sono quindi state svolte delle analisi cliniche ed è emerso che la piccola fosse stata colpita da una infezione. La stessa dovuta per la Serratia – batterio che di norma si trova all’interno delle strutture ospedaliere e che può portare alla morte, soprattutto sui soggetti più deboli e a rischio.
Le indagini della Procura di Bari
Solo pochi giorni dopo il decesso della piccola – come evindenzia anche FanPage – l’ospedale ha ricevuto una comunicazione da parte di una azienda della provincia di Verona che segnalava una possibile:
“contaminazione da serratia sul sapone fornito ai medici”
Dopo il comunicato lo stesso Policlinico ha denunciato tutti gli organi compententi e fatto scattare l’indagine che ora dovrà verificare se ci sia una correlazione tra la morte della piccola e il contagio del sapone.
Ora sono in corso le indagini per capire cosa sia accaduto e se la piccola sia deceduta per questo motivo.