Per la donna morta a Imola è stato fermato il marito anche se lui si professa innocente. Ma la testimonianza dei vicini svela dettagli inediti.
Da una parte la donna morta a Imola e dall’altra il marito fermato dai Carabinieri.
La terribile morte di Cornelia Pascalau
Cornelia Pascalau era una donna di 50 anni morta all’interno della sua abitazione. Come si evince da Il Resto del Carlino, l’allarme è statao dato alle 4 del mattino proprio dal marito:
“Aiuto, mia moglie non respira più”
Nonostante il 118 sia accorso prontamente a casa dei due coniugi, per la donna non c’è stato nulla da fare se non confermare il decesso. I medici hanno potuto subito vedere lungo il corpo ecchimosi riconducibili a maltrattamenti, per questo motivo sono stati avvertiti i Carabinieri che una volta appreso del caso hanno interessato il Nucleo investigativo di Bologna.
Tra le indagini del medico legale, procura e militari si segue la pista di omicidio con un unico indagato che per ora è il marito, fermato e portato in Caserma per l’interrogatorio.
Il magistrato dopo averlo sentito ha deciso di emettere un fermo nei suoi confronti con l’accusa di omicidio volontario: Ioan Pascalau si trova ora a Dozza in carcere.
Le parole del marito della vittima
Come si evince da Ansa, l’avvocato ha riferito le parole del suo assistito evidenziando che si è dichiarato innocente ed estraneo ai fatti. Dalle prime perquisizioni che sono state fatte all’interno dell’appartamento per ora non sono stati trovati oggetti che potrebbero aver provocato quel tipo di ecchimosi.
Una ipotesi è che la donna sia stata picchiata a mani nude violentemente. L’autopsia è disposta per oggi, così da comprendere le cause della morte e decidere se convalidare o meno il fermo dell’uomo.
I vicini di casa hanno testimoniato di aver sentito urla e rumori forti la notte dell’omicidio. Non solo, perché in altre occasioni avrebbero udito già questa tipologia di litigi.